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    Economia e Lavoro
    2 Aprile 2024
    Porto di Civitavecchia, il 15 aprile convocato Comitato di gestione per ratifica accordo dipendenti II livello

    CIVITAVECCHIA – Dopo l’accordo del Venerdì Santo con i sindacati e la stipula del nuovo contratto per i dipendenti di II livello dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, questa mattina il presidente Pino Musolino ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In un’affollatissima conferenza stampa a Molo Vespucci, il numero uno dell’Authority ha spiegato la lunga gestazione che ha avuto l’accordo contrattuale del 29 marzo scorso. “Nel dicembre del ’22 – spiega Musolino – avevamo già chiuso l’accordo con i sindacati e il contratto era fatto, ma per lunghi mesi abbiamo dovuto far fronte agli appunti venuti da parte della Corte dei Conti. Questo nonostante l’accordo di quasi un anno e mezzo fa facesse risparmiare all’Ente circa 400mila euro all’anno. Nella nuova versione del contratto, definita alla fine della scorsa settimana, il risparmio resta lo stesso e le condizioni economiche per i lavoratori sono buone: spero che a questo punto la questione possa essere definitivamente risolta. Manca un ultimo passaggio, che è quello della ratifica dell’accordo, che deve avvenire con il voto favorevole del Comitato di gestione. Per questo ho deciso, rispettando tutti i tempi tecnici, di convocare per il prossimo 15 aprile il Comitato proprio per poter far entrare il prima possibile in vigore il nuovo contratto. Naturalmente occorre che la maggioranza del Comitato (formato, oltre che dal sottoscritto, anche dai rappresentanti di Comune, Città Metropolitana e Regione) voti a favore. Mi auguro che non ci siano intoppi”. “Ci tengo a sottolineare – continua non senza un certo orgoglio il numero uno di Molo Vespucci – che, nonostante queste difficoltà, negli ultimi quindici mesi l’Autorità di Sistema portuale ha continuato a lavorare su tutti i fronti e ha mantenuto tutti gli impegni e in particolare quelli derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. “La fatica fatta per portare a termine questa vertenza – chiosa Musolino – potrà servire come modello a livello nazionale. Troppo spesso il sistema portuale italiano è afflitto da municipalismo e si finisce per trovare regole diverse nei vari porti del Paese. Con la fatica di questi mesi speriamo di aver dato un contributo per superare il problema”.