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    3 Aprile 2024
    Infrasettimanale Premier, motori e rush finale: Villa ostacolo Pep, stasera l’Arsenal, domani Liverpool

    Decolla il rush finale di campionato in Premier League. Altro giro, altra corsa: infrasettimanale. NBA pura, quest’anno ancor più elettrizzante in vetta, con una lotta a tre fino all’ultimo respiro per la conquista del sogno britannico. La resistenza dell’Arsenal all’Etihad, il pari e reti inviolate a Manchester, ha spiegato quanto e come quest’anno i Gunners siano pronti a lottare fino in fondo. Prova di maturità non indifferente quella di Pasqua, a dispetto dell’anno scorso in cui in primavera si sciolsero come neve al sole surclassati da chi, egemonicamente, a marzo inizia a sentire l’odore del sangue. Proprio quel Manchester City che, fresco di storico Treble, oggi invece insegue. In testa c’è però quel sogno chiamato Klopp, agli ultimi mesi di Liverpool, che non pensa ad altro che descivere l’uscita di scena più bella di sempre, con un’altra Premier a suggellare una storia d’amore, quella col pubblico di Anfield, durata quasi un decennio. Liverpool 67, Arsenal 65, Manchester City 64. Narra così la graduatoria. E anche stasera sarà proprio Guardiola ad affrontare la gara più complicata: all’Etihad c’è il tostissimo Villa di Emery, quarto in classifica, clamorose ambizioni Champions palesate con enorme continuità per tutto il corso dell’anno britannico. Quantomeno sulla carta, solo sulla carta, più agevole la gara dei Gunners, impegnati all’Emirates col piccolo Luton Town. Domani la risposta dei Reds, ad Anfield, sarà Sheffield, fanalino di coda e sostanzialmente già retrocesso dopo disastrosa annata di imbarcate e lezioni di categoria. Turno favorevole dunque alle prime due della classe, Man City chiamato a restare attaccato al carro. Domani c’è pure una super classica stavolta tra due delle più grosse delusioni stagionali, quel mestissimo Chelsea dodicesimo ed il Manchester United di Ten Hag relegato soltanto al sesto posto e sempre più lontano, rendimento alla mano, dall’obiettivo minimo dell’anno, la qualificazione Champions. Chissà se a fine anno, tra Stamford Bridge ed Old Trafford, cambieranno ancora guida tecnica. Un’infrasettimanale già a dir la verità decollata ieri sera, col pari nel rovente derby tra West Ham e Tottenham (1-1 all’Olimpico) e diverse notevoli segnalazioni salvezza: il punto in extremis ripreso dall’Everton a Newcastle nonostante gemma Isak continuo come non mai, il ruggito del Forest che ne fa addirittura tre al Fulham, la definitiva consacrazione del Bournemouth che batte pure il nuovo Palace di Glasnier e quel Burnley che, con le unghie e con i denti, nonostante penultimo posto continua a restare aggrappato alla categoria col pari coi Wolves. Stasera e domani lotta al titolo, nel weekend altro giro ed altra corsa: rush finale decollato, anzi, letteralmente esploso.