Stasera a Stamford Bridge pure una super classica mai banale degli ultimi decenni, dai 90 ai giorni d’oggi, giorni d’oggi che narrano però soltanto specialmente quest’anno due nobili deluse, quella tra Chelsea e Manchester United. Sfida che conta per l’orgoglio Blues con un Pochettino e Boehly contestati come non mai, mestamente dodicesimi in classifica, come se la ricostruzione Poch post Potter e Lampard non avesse cambiato alcun ordine degli addendi di un cosmo, quello Blues, in questo momento intossicato da giovani viziatini, strapagati, senza identità. Ma soprattutto per i Red Devils che, sesti in classifica, in caso di colpo esterno potrebbero riaprire piccolissime e flebili speranze di tornare a combattere per la prossima Champions (anche se domenica derby d’Inghilterra ad altissimo quoziente di difficoltà all’Old Trafford col Liverpool capolista), accorciando su quarta e quinta, Villa e Tottenham, soprattutto se magari bastasse a fine stagione anche la quinta piazza per strappare la qualificazione alla massima competizione europea. Ten Hag, che quest’anno non ha saputo replicare premesse del suo primo anno, deve far però i conti con dose di infortuni in difesa mostruosa: non c’è Varane ormai cronicamente alle prese con problemi fisici, si son fatti male pure Linderof e Lisandro, fuori entrambi almeno un mese. A sinistra l’errore di non rinnovare oltre gennaio il prestito di Reguilon, almeno un’alternativa: ancora fuori Shaw, Malacia stagione finita. Due nobili decadute che comunque giocheranno semifinali di FA Cup fra due settimane: più agevole quantomeno sulla carta la missione dei Red Devils col Coventry, decisamente più ostile quello del Chelsea col Manchester City di Guardiola. Premier che chiusa l’infrasettimanale con le gare di stasera tornerà immediatamente protagonista naturalmente già in 36 ore: sabato alle 13.30 decollerà pure il 32° turno, apre proprio il City nel sud di Londra col Crystal Palace. Arsenal a Brighton, super spettacolo Manchester United – Liverpool.