logo
    Sport
    8 Aprile 2024
    Caos in Turchia, Supercoppa contrasti e tensioni: veleno Fenerbahce, Under 19 e ritiro

    Fa scalpore ciò che è successo in Turchia. Un calcio turco che continua, a dispetto della qualificazione della nazionale di Montella ad Euro 2024, a vivere mesi se non anni tumultuosi. Di veleni, polemiche. E soprattutto con grossissimi problemi d’ordine pubblico. Diverse settimane fa scene folli con l’aggressione dei sostenitori del Trabzonspor ai calciatori del Fenerbahce. Scene che fecero il giro del globo. Fino a ieri, il giorno della fatidica finale di Supercoppa turca, un derby tra i gialloblu ed il Galatasaray. Una gara che si sarebbe dovuta svolgere in Arabia, ma i club si rifiutarono perché paese e governo Saudita impedì vessilli o bandiere inneggianti ad Ataturk, storico simbolo politico turco. Una mossa che già logorò rapporti tra i club e federazione. Poi l’aggressione per l’appunto citata di qualche settimane fa e rapporti tra Fenerbahce e federazione turca completamente rovinati. Il club avrebbe chiesto maggior difesa, invece ben poco pugno duro da parte della federazione che anzi, punì squalificando diversi calciatori gialloblu rei d’aver reagito all’aggressione. Per questo la decisione: “giocate la Supercoppa, sì, ma manderemo la primavera. E anzi, non giocheremo novanta minuti”. Ed è per questo che dopo il vantaggio dopo appena due minuti del Galatasaray targato Mauro Icardi, la panchina del Fenerbahce ha deciso di ritirare la squadra. Richiamarla, spogliatoi. Sconfitta a tavolino. Scene mediatiche. Scene di un calcio e di un movimento oggigiorno sempre più pregno di contrasti. Dicotomia turca: federazione agli Europei, sì, ma frizioni coi suoi club. Frizioni e tormenti interni.