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    22 Aprile 2024
    Domeniche di A e tensioni salvezza: Lecce in fuga, Frosinone cresce e spera, Sassuolo a picco

    All’interno della Serie sussiste da settimane se non mesi ormai un mini campionato terrificante. Quello per la lotta salvezza. Quello per evitare gli ultimi due posti, in questo caso penultimo e terzultimo considerando fanalino di coda Salernitana ormai da tempo palesemente condannata, che significherebbero amarissima retrocessione in Serie B. Sette squadre per settimane in una manciata di punti, letteralmente immischiate. A caccia di punti per tornare a respirare. E la domenica di A verteva le proprie attenzioni prettamente su questo torneo, oltre a chiudere con la vittoria dell’Atalanta a Monza che significa accender pure la lotta al quarto e quinto posto che stasera vedrà proprio contrapposte Roma e Bologna in uno scontro diretto Champions. Chi esce a gonfie vele e realizza una fuga forse già decisiva è il nuovo Lecce di Gotti che, dopo la turbolenta e manesca fine del breve regno D’Aversa, continua a far punti pesanti e oltre a vincere stavolta convince pure: demolito il Sassuolo di un altro subentrante, Ballardini, altro storico condottiero da mare in tempesta che stavolta però rischia seriamente di naufragare, soprattutto senza Berardi. Dopo i punti buttati a cavallo tra Salerno e Milan arriva il colpo di grazie salentino: Lecce corsaro 3-0 al Mapei, clamoroso stato confusionale neroverde. Lecce che sale a quota 35 e comanda dunque questo torneo tutto particolare. Sta bene anche il Cagliari col 2-2 interno con la Juve: sardi a 32, secondo i calcoli di un altro capitano come Ranieri a 36 scocca la quota salvezza. A 31 c’è Nicola che col suo Empoli ha battuto il Napoli, così come miracolo Baroni a Verona e quel successo all’ultimo respiro targato Coppola che avvicina una salvezza che sarebbe clamorosa, visto smantellamento di gennaio complice crisi societaria che ha visto confiscate quote del pacchetto di patron Setti. Rischia l’Udinese a 28 che cambia allenatore, pronto Cannavaro per Cioffi. A 28, in questo momento terzultimo ma in crescita, c’è sempre il Frosinone che nel lungo freddo inverno non ha saputo replicare le brillanti e sorprendenti giocate del girone d’andata e risucchiato rischia grosso, assai. Ma i giallazzurri del Difra continuano valorosamente ad esprimere e manifestare la loro idea di calcio che nelle ultime settimane è tornata a portar frutti: terzo pari consecutivo tra scontri tecnicamente complicatissimi perché dopo i pari di Bologna e Napoli è arrivato pure quello a reti inviolate a Torino. Il Frosinone cresce. Spera. Perché sta bene. In questo momento quella più in difficoltà resta dunque la formazione di Ballardini, il Sassuolo, penultimo e ancora ancorato a quota 27, dopo uno scontro diretto perso in maniera così pesante. Il prossimo fine settimana altro giro altra corsa: spetterà proprio al Frosinone far saltare il banco e ritrovare dopo tre bei pari la vittoria, missione da non sbagliare perché allo Stirpe arriva la Salernitana, per la cui desolante aritmetica diventa ormai solo questione di tempo. Cinque turni al termine: può succedere di tutto, nessuno dorma sonni tranquilli.