di Marco Gubetti
CIVITAVECCHIA – L’esordio del nuovo procuratore capo di Civitavecchia, Alberto Liguori (vedi articolo linkato qui sotto) non sarà dei più semplici. Il delicato caso Fassino (accusato dai titolari del duty free di Fiumicino di aver rubato una bottiglietta di profumo e di essere anche recidivo) è infatti di competenza proprio degli uffici giudiziari della città portuale. La PolAria di Fiumicino sta finendo di preparare un incartamento con tutti gli elementi (compresi i video registrati dalle telecamere di sicurezza dell’esercizio commerciale) riguardanti quanto accaduto all’aeroporto “Leonardo da Vinci” lo scorso 15 aprile. I legali dell’ex ministro della Giustizia continuano negare che ci sia stata anche solo la benché minima volontà di delinquere da parte del proprio assistito, che, secondo la versione dello stesso politico, era sovrappensiero (forse impegnato in una telefonata ma il dettaglio è ancora da chiarire) e così avrebbe messo in tasca la boccetta da regalare alla moglie dimenticandosi poi di passare alla cassa. Cose che capitano, si potrebbe dire. Peccato che al duty free dell’aeroporto di Fiumicino non credano alla mancanza di dolo. Anche perché – ed è qui il clamoroso sviluppo delle ultime ore – per Fassino ci sarebbe un precedente specifico, che, nel caso fosse confermato, andrebbe ad appesantire non poco la posizione del parlamentare dem. Toccherà dunque alla Procura di Civitavecchia e al suo nuovo capo, Alberto Liguori, decidere se archiviare la pratica o affidare alla PolAria ulteriori indagini. Una brutta gatta da pelare di cui, c’è da crederlo, Liguori avrebbe fatto volentieri a meno.