E’ la notte più importante della stagione del Paris Saint Germain. Sperando, in casa Enrique, che non sia l’ultima. Era stata tale a Barcellona, prima di una rimonta che ha lasciato strascichi e polemiche arbitrali, lo diventa stasera. Nella speranza, quella parigina, di conquistare Wembley. Seconda decisiva settimana di semifinali di Champions League: si riparte da stasera. E si riparte da un antipasto più che succulento in attesa del grande primo piatto di domani sera, quello tra Real Madrid e Bayern al Santiago Bernabeu. Stasera al Parco dei Principi va in scena il secondo atto tra PSG e Dortmund coi transalpini a caccia di una nuova remuntada contro la rivelazione assoluta, quantomeno a livelli da prime quattro, di questa competizione. Un Borussia, quello di Terzic, che stavolta dovrà imporsi anche lontano dalla spinta del suo Muro Giallo, ma a cui le qualità (tra esperienza, valori, spogliatoio, qualità, mix e cocktail) non mancano. Il PSG resta favorito, specialmente con quei due fuochi offensivi: Dembelé ma soprattutto Mbappé, all’ultima chance di poter scrivere la storia parigina, prima dell’immediato trasferimento e matrimonio del destino, quello al Real Madrid, che potrebbe ritrovare in finale, tra sfida interstellar tra presente e immediato futuro. Destini e storie Champions. L’ultima di Reus da una parte, capitano valoroso, valoroso come leader Hummels: il Dortmund è realtà e comunque vada va rispettato. Tosto, tutt’altro che avversario agevole da affrontare, pur sempre caposaldo di un’istituzione come il calcio tedesco capace quest’anno di strappare il quinto posto Champions alla Premier League. Parco dei Principi tutto esaurito: presenti tutti, la partita più importante forse dell’ultimo decennio, dopo la finale persa nella paranormale Final Eight di Lisbona post Covid. Luis Enrique carica l’ambiente e lo fa con la sua consueta sportività soprattutto annessa a comunicazione realistica e mai banale. S’è preparato a tutti, s’è detto. Predica tranquillità e motivazione. Stasera super sfida: ambizione PSG, cuore Dortmund, a voi il sipario.
