Una delle gestioni più complicate e contestate della storia dell’AS Roma. Gestione di cui i tifosi romanisti non ne vogliono più parlare o discutere. Ma che ancora, stavolta, inevitabilmente, torna a farsi chiacchierare. E c’è carne al fuoco, eccome. La Procura di Roma infatti, che da tempo indagava sull’era Pallotta, ha chiuso le indagini e notificato l’atto di conclusione per caso plusvalenze dopo che, un anno orsono, aveva perquisito uffici e sedi del club giallorosso. A rischio processo adesso infatti l’ex presidente americano assieme a 5 suoi dirigenti o bracci destri: si tratta infatti rispettivamente di Mauro Baldissoni, Guido Fienga, l’ex Milan Umberto Gandini, Fancesco Malknecht e Giorgio Francia. Sotto accusa ci sarebbero false comunicazioni sociali e manipolazione del calciomercato. Sotto la lente di ingrandimento transazioni e trasferimenti di calciatori e manovre a bilancio tra le quali i movimenti di Marchizza, Frattesi, Defrel (tutte operazioni col Sassuolo), quelli con l’Inter come Nainggolan, Zaniolo e Santon, quelli con la Juve nei casi di Luca Pellegrini e Spinazzola ed infine diverse transazioni sull’asse atalantino, ai tempi di Cristante e Tumminello. Una vicenda che verte dunque su presunte plusvalenze in un periodo compreso dal 2017 al 2021, quasi fino all’avvento dei Friedkin, che non risultano intaccati o presenti nell’ambito dell’indagine.
