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    Cronaca, Società
    8 Maggio 2024
    Tre Chiavi Michelin alla Corte della Maestà di Civita di Bagnoregio

    Crepet: “Non un altezzoso hotel di lusso o un banale b&b, ma un’esperienza da vivere in un’atmosfera di calore umano da ricordare per sempre

    BAGNOREGIO (VT) – Il 7 maggio 2024 la Guida Michelin ha svelato  i nuovi riconoscimenti: Una, Due e Tre Chiavi per gli hotel più straordinari dello Stivale. Luoghi che contribuiscono in modo significativo all’esperienza del viaggio, ognuno dei quali è stato esaminato e giudicato eccellente nei cinque criteri usati per la selezione alberghiera: eccellenza nell’architettura e nel design degli interni; individualità, personalità e autenticità; qualità e solidità del servizio, del comfort e della manutenzione; rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova e coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta. Frutto di innumerevoli e approfondite valutazioni da parte degli ispettori, le Chiavi Michelin rappresentano le eccellenze nell’accoglienza , come le Stelle per i ristoranti. La selezione di hotel in Italia comprende 8 hotel Tre Chiavi, 31 hotel Due Chiavi e 107 hotel Una Chiave.

    1 Chiave: un soggiorno speciale, 2 Chiavi: un soggiorno eccezionale, 3 Chiavi: un soggiorno unico. 

    E così accanto al Cipriani di Venezia, il San Pietro di Positano e al Castello di Reschio, la Corte della Maestà di Civita di Bagnoregio, antica residenza, parte del palazzo vescovile, arredata con quadri antichi e contemporanei, oggetti sacri e profani, mobili acquistati in mercati e negozi d’antiquariato in Italia e nel mondo, una collezione incredibile di specchi, ceramiche e tappeti antichi: una spettacolare sequenza di oggetti d’arte che testimonia la passione che è alla base della scelta di creare un luogo unico e inimitabile, che i proprietari Paolo Crepet e Cristiana Melis hanno realizzato giorno dopo giorno tra ricordi di viaggio e brocantage: “La Corte è parte della nostra casa, è nata dalla passione per il bello e l’amore per l’ospitalità e la condivisione. Qui ci sono oggetti e quadri di famiglia realizzati dai nonni artisti. Abbiamo voluto e realizzato non un altezzoso hotel di lusso o un banale b&b, ma un’esperienza da vivere in un’atmosfera di calore umano da ricordare per sempre”. 

    Ad accompagnare colazioni, chiacchiere e letture in giardino ci sono loro: Ortensia, la bionda, e Olivia, la mora. Splendide sorelle Labrador, parte dello staff  “il loro compito è quello di donare felicità“.

    Benedetta Ferrari