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    9 Maggio 2024
    Atalanta, la notte decisiva: Bergamo carica, una città nerazzurra per volare a Dublino

    Otto anni di gestione. Otto lunghi anni. In A qualcosa di complicatissimo, ormai nel calcio moderno. Due cicli. Ricostruzione del secondo, quello attuale, su quello precedente. Risultati straordinari, tra i più importanti della storia del club. Accarezzate e vissute incredibili vette europee. Si chiama Atalanta, si legge Gasperini. Adesso è il momento, però, di provare ulteriormente ad alzare l’asticella. Dopo la radiosa notte di Anfield e la conquista della finale di Coppa ItaliaBergamo sogna di volare a Dublino. Una città intera stasera al Gewiss, una città intera pronta a decollare per le vette irlandesi. Stanotte non ha dormito nessuno. Stasera i negozi chiuderanno prima. Tanto non si parla d’altro. Bandiere nerazzurre per tutto il centro storico. Ma prima d’ogni volo pindarico, però, il Marsiglia. Un club dalle mille contraddizioni. Un club che negli ultimi decenni alterna dicotomie e risultati contrapposti, altalenanti, tra quel che sa fare in campionato (a tratti ben poco, come quest’anno) e quel che può fare in Europa. E’ comunque un club che vanta maggior tradizione della Dea in ambito europeo e merita rispetto. Ma l’Atalanta è più forte. L’Atalanta è più matura. L’Atalanta è più squadra. Uscendo indenne e gestendo la bolgia di Velodrome ha superato l’ennesimo esame di maturità. Non solo bella, a tratti rivoluzionaria, senz’altro espressiva. Coi Djimsiti, De Roon e Zappacosta sa anche interpretare bene. Dopo l’uno a uno dell’andata serve interpretare bene l’ultimo grande step per l’olimpo di Dublino: serve dominare, brillare, o quantomeno non correre rischi. Kolasinac, ex di turno e assenza pesante, fortunatamente è parallelamente tornato Scalvini, pronto a comporre il terzetto con Hien e Djimsiti; fasce presidiate da Zappacosta e Ruggeri, in mezzo ago De Roon per qualità Ederson e istituzione Koopmeiners, che galleggerà con CKD dietro Scamacca. Tante le alternative in panchina, Lookman su tutte. Dall’altra parte occhio all’esperienza degli ex “italiani” Veretout e Aubameyang, in porta eroe stagionale Pau Lopez. Fischio di inizio, così come a Leverkusen, fissato per le 21. L’Atalanta sogna di conquistare la prima finale europea di sempre, seconda finale stagionale, prevista per mercoledì 22 maggio, una settimana dopo l’appuntamento già prefissato, quello all’Olimpico, per quella di Coppa Italia, la terza dell’era Gasp, con la Juve di Max Allegri. Ha fatto cose grandiose, straordinarie. Adesso spera di raccogliere. Forse, anche dentro la sua parte più profonda, Gasp ha capito di dover e poter far il salto di qualità: le sue medaglie non bastano più, ambisce al titolo, alla coppa, ad un trofeo. Solo poi, eventualmente, potrà pensare al suo futuro. Non è certamente un mistero quanto sia uno degli oggetti dei desideri di De Laurentiis. Al futuro ci si penserà. Un mese per la gloria, Bergamo. A partire da stasera.