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    9 Maggio 2024
    Eroico cuore AS Roma, amarezza e dolore: accarezzata l’impresa, ma Leverkusen in finale imbattuto

    Non basta un’eroica Roma per battere e rimontare un Leverkusen che evidentemente, sostenuto dalle proprie divinità calcistiche, ha deciso di recuperar tutto ciò perso in 120 anni di storia. La Roma ha fatto la gara che doveva fare, forse anche oltre. Perché la Roma è forte da anni resta un’istituzione europea, quantomeno del giovedì. Ed i giallorossi di De Rossi sono andati vicino, a tratti vicinissimo, ad assaporare il più grande colpo europeo della stagione d’Europa League 23/24. Per una squadra che, protagonista proprio del giovedì degli ultimi anni, questa coppa se la sarebbe meritata. In Germania è finita 2-2 col Bayer di Xabi che nel finale non solo rimonta ma mantiene e difende la striscia d’imbattibilità, quella che, cosa più importante, la proietta e trasporta a Dublino. Sarà per i rossoneri finale con l’Atalanta di Gasperini. Ma la Roma ha sognato, eccome. Serviva un’impresa. E dopo aver sofferto le fiammate di una squadra perfetta, quella costruita da Xabi capace coi suoi fraseggi di crescere le qualità dei suoi calciatori oggi a livelli continentali, aveva colpito con Paredes dal dischetto entro la fine del primo tempo, prima di un inizio ripresa in cui coi tedeschi impauriti i giallorossi raddoppiano con le stesse modalità: attributi del centrocampista argentino ancora dal dischetto, 2-0 e tutto in parità. Il Bayer ha comunque il merito di non disunirsi, la Roma è la Roma e qualcosa le devi concedere, specialmente fisicamente. Alla fine tradisce il migliore, Svilar, che propizia su corner l’autogol di Mancini. Nessuna sorte sperata nei sette di recupero, assalto finale che produce solo la chiusura del Leverkusen in contropiede, uno dei tanti, stavolta capitalizzato: BayArena in delirio, impazzita, proprio post paura di una grande Roma, pareggia Stanisic che non solo spedisce definitivamente le aspirine a Dublino ma mantiene l’imbattibilità, allungando l’inimitabile striscia stagionale a 49 partite. In finale va dunque il Bayer. Alla Roma resta l’ennesimo rammarico dopo l’ennesimo straordinario cammino. A testa alta, a testa altissima.