Penultima tappa della settimana e ancora Pogacar. Nel segno dello sloveno finisce senza repliche la gara del sabato. Nuovo capitolo del Giro d’Italia 2024 ed a vincere, e giornalisticamente da celebrare nella maniera più assoluta, è ancora l’iconografia della maglia rosa dei giorni d’oggi. Perchè è vero, vince la regola del non c’è due senza tre. Tadej, il protagonista del ciclismo planetario più atteso dopo lo sfortunatissimo incidente capitato a Vingegaard, batte in volata ogni concorrenza all’arrivo, vince la tappa del sabato del Giro 2024. Dopo Oropa e la cronometro di Perugia Pogacar si impone ancora nel Bel Paese. Una vittoria che pesa tanto, non soltanto in classifica, perché conserva il suo assoluto significato: l’Italia, a livello ciclistico, non è terra e non sarà mai nemmeno paese come gli altri. A Prati di Tivo vince lo sloveno che, nello scatto finale, si impone davanti a chi fin qui s’è messo in mostra, eccome: secondo posto per Martinez, terza piazza per O’Connor. Tiberi è il primo italiano in graduatoria del sabato, perché chiude pur senza podio in quarta posizione. S’è fatto scortare da Majka, a tutti gli effetti gregario vero, per chiudere ove la sua ambizione ambiva, apparteneva. E così è stato. Ha dimostrato d’esser arrivato alle tappe finali della settimana in grande spolvero: le gambe giravano, la condizione splendeva. E così il successo. Una cronometro individuale che significa frecciata mediatica e significativa a Ganna. Pogacar c’è: sua la settima tappa.

