Clamoroso agli Internazionali di Roma. Perchè l’edizione più sovrannaturale degli ultimi anni perde anche l’ultimo pezzone di elité tennistica: dopo i forfait di Alcaraz e Sinner, esce clamorosamente ai primi turni anche chi in questo momento comanda la classifica planetaria, il numero uno al mondo, l’istituzione Nole Djokovic. Clamorosa infatti la sua eliminazione al terzo turno: il grande colpo lo fa il cileno Tabilo, protagonista quest’anno soltanto di qualche piccolo circuito 250, ragazzo che vince subito in due set sorprendendo tutti, tra lo stupore del Foro, grazie ai punteggi di 2-6 e 3-6 che non hanno ammesso alcuna replica. Per la prima volta Tabilo batte un avversario tra la Top 10, il primo a riuscirsi, tra i cileni, dal 1997, pensate: l’ultima volta fu Gonzalez nel 2007. Stupore per le condizioni di Nole: in confusione, stanco, sulle gambe, ombra di egli stesso. E come per magia spunta il mistero dell’incidente di venerdì, quello della bottiglietta che accidentalmente ha colpito il campionissimo serbo in testa. Ed oggi ha ammesso quanto e come ne abbia in qualche modo pagato le conseguenze: farà tutti gli esami del caso. E attenzione, perché in un certo senso questo fornisce sorprendentemente e potenzialmente un clamoroso assist al nostro Sinner. Già, perché se Djokovic non dovesse arrivare al Roland Garros, Sinner potrebbe chiudere, senza giocare il torneo transalpino, la prossima mesata in testa a tutti, diventando il primo italiano di sempre a raggiungere la massima vetta ATP. A meno che Medvedev, già battuto più volte in inverno, non dovesse vincere sia Roma che Roland. Complicato, ma non impensabile. Ora come ora diventa il russo il favorito al Foro Italico.