Il ministro delle Imprese e del Made in Italy interviene al Comitato d’area di Unindustria e incontra il candidato del centrodestra al Comune, Massimiliano Grasso
di Marco Gubetti
CIVITAVECCHIA – Era piena questo pomeriggio la sala delle conferenze dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale per ascoltare l’intervento del ministro Adolfo Urso al Comitato d’area di Unindustria. Il titolare del dicastero delle
Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha spiegato come il futuro dell’Italia e dell’intera Europa “non passerà più dal collegamento via terra con l’Est, ma da quello via mare con il Sud: Africa e Medio Oriente in testa”. In questo senso, sempre più strategici stanno diventando in tutto il Continente i porti. “I porti – ha evidenziato Urso – saranno i veri e primari poli di sviluppo del nostro Paese e dell’intera Unione”. E proprio per fare in modo che gli scali italiani si presentino pronti a questo snodo della storia, il ministro ha rivelato che “entro l’anno sarà varata una legge-quadro che darà le linee guida a tutto il settore della Blue Economy nel nostro Paese. La nuova normativa sarà contenuta in un collegato alla legge di bilancio, quindi entro dicembre sarà approvata e dal 2025 sarà operativa”. Non solo. Urso ha anche annunciato che dalla Ue sono in arrivo 320 milioni per lo sviluppo che andranno divisi tra il settore aerospaziale e quello proprio della Blue Economy. A margine del suo intervento a Molo Vespucci, il ministro Urso ha voluto incontrare il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Massimiliano
Grasso. Per il front-runner del centrodestra nella corsa al Pincio è stata l’occasione per ribadire anche al titolare del Mimit che gli obiettivi di sviluppo della città “si raggiungono non chiudendosi nei propri confini ma collaborando e lavorando fianco a fianco – ha scritto Grasso in una nota -. Oggi ho avuto modo di ribadirlo incontrando il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, per affrontare i problemi legati alla uscita dal carbone della centrale Enel di Tvn. La filiera Governo-Regione-Comune serve a questo: per dare risposte chiare, in tempi certi ai cittadini e per trasformare fattori di crisi in opportunità di crescita”.

