Notte stratosferica. L’Atalanta compie uno dei capolavori più straordinari dell’ultimo decennio di calcio italiano, senza dubbio il più remunerato. Stavolta, dopo tre finali di Coppa Italia perse, Gasperini compie la rivincita e si prende quella più importante, l’Europa League, tutta nerazzurra sotto il cielo di Dublino. Cielo d’Irlanda, come titolerebbe Gianna Nannini, tutto atalantino. E’ la notte più importante della storia del club, stasera più che mai orgoglio del calcio italiano. Un calcio che prima non vinceva l’ex Uefa dai novanta del Parma di Malesani, prima dei colpi stelle Champions di Ancelotti e mourinho, chiaramente milanesi. La provincia in paradiso, orgoglio tricolore. Notte storica per tutti. Notta di gloria per Bergamo, letteralmente impazzita. Lacrime per tifosi di tutte le età, tra Dublino e piazze di Bergamo Alta. E stavolta l’uomo della storia, a suggellare e incoronare un percorso in Europa League stellare, partito dal girone vinto fino ai quarti del paradisiaco di Anfield, diventa Ademola Lookman, autore pensate di una tripletta in finale d’Europa League, primo nella storia di sempre della competizione, in una finale che, contro tanti pronostici, incorona la Dea, demolente 3-0 il Leverkusen. Già perchè è chi s’è battuto che rende l’impresa memorabile: il Bayer migliore della sua storia, gli Invincibili teutonici, la creatura di Xabi Alonso, dominante Bundes ma forse da qualche settimana senza quel determinante mordente di prima, dominata su ogni palla, ogni trama, ogni corsa, ogni seconda palla dalla creatura del Gasp, uomo contro uomo, trionfo del calcio proposto dal 66enne italiano. La serata irlandese non macchia stellare presente e tantomeno il futuro di un predestinato come Xabi, ma celebra la Dea, l’Atalanta, notte paradiaca, la più luccicante della storia del club. E pure Alonso, gran signore, omaggia l’Atalanta. Prima squadra a battere gli Invincibili, primo trofeo internazionale della storia del club bergamasco. Lacrime di Percassi, la gioia del Gasp, architetto del suo nuovo ciclo dopo 8 anni di Bergamo, tra l’emozione dei veterani superstiti, da Zappacosta a Djimsiti e De Roon, fino ai gioielli del nuovo regno, da CDK a Scamacca. Quante rivincite, stasera, per tutti loro. Un 3-0 netto che stavolta, stasera, stavolta no, non ammette repliche. E saranno giornate e serate di festeggiamenti. Perchè s’è scritta storia. E che storia.

