di Sandro Labronico
CERVETERI (RM) – Tanto tuonò ma alla fine non piovve. Questa volta a Cerveteri il vecchio adagio non funziona. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto riferito all’anno 2023 e tutti – nessuno escluso – i consiglieri della maggioranza che ormai da un paio di settimane è in conclamata crisi hanno votato a favore. Non approvare il rendiconto avrebbe significato rottura definitiva e un molto probabile commissariamento del Comune etrusco. Pascucci, che da mesi sta cercando di recuperare spazio di manovra all’interno della coalizione che sostiene la Giunta, ha preferito rinviare un ulteriore inasprimento della contesa e, così, i suoi hanno dato disco verde al documento economico. Da notare, a margine, che anche il neoconsigliere Niccolò Accardo (appena subentrato al dimissionario Gianni Moscherini) ha preferito astenersi, distinguendosi dunque dal resto dell’opposizione che ha votato contro. Intanto la associazione cerveterana di promozione culturale e sociale Asha (Accoglienza, solidarietà, humanitas e ascolto) ha voluto esprimere la propria preoccupazione per la crisi politica che sta attanagliando la Giunta e il Consiglio comunale. “Come cittadine e cittadini impegnati nella valorizzazione culturale e sociale del territorio – si legge in una nota diffusa da Asha -, riteniamo che le scelte politiche debbano essere motivate da un reale interesse per il bene comune. Al contrario, sembrano frutto di giochi di potere che danneggiano l’integrità del nostro splendido territorio e minano il benessere della nostra comunità. In particolare, con l’approssimarsi della stagione estiva, che rappresenta per molti cittadini una importante risorsa economica, una crisi amministrativa metterebbe a rischio le molte iniziative che negli ultimi anni sono state volano di turismo e di promozione culturale del nostro territorio. I firmatari, indipendenti, si uniscono ai Comitati Uniti per la Tutela del Territorio di Cerveteri nel chiedere trasparenza, coerenza e rispetto per i cittadini chiediamo al sindaco e ai consiglieri di maggioranza di mettere da parte le divisioni e lavorare uniti per il bene della nostra città, garantendo stabilità e progresso. La cultura deve essere un pilastro della nostra comunità, non un ostaggio di crisi politiche”.

