Parte la spedizione tedesca. 18 anni dopo. E l’ultima volta andò discretamente bene. La missione per la quale è stato assunto Spalletti è palesemente quella di riportare l’Italia al Mondiale, ma prima sussisteranno gli Europei, competizione in cui la sua Italia sarà chiamata a difendere e con onore il titolo vinto a Wembley tre anni fa. E ieri l’ultimo test, quello vinto al Castellani per una rete a zero su una Bosnia a fine ciclo, quello di Pjanic e Dzeko, non a caso minimamente qualificata ad Euro 2024. Ad Empoli l’ultimo test per la nuova Italia spallettiana che non brilla, tutt’altro. Non è un caso che i migliori siano i difensori, da Calafiori a Buongiorno, prestazioni solide. La birra è solo quella di Frattesi, non a casa timbro decisivo sul tabellino dei marcatori, che difende e attacca lo spazio, proprio come vogliono i suoi allenatori. Mentre un’istituzione del nostro calcio compie 65 anni, Carlo Ancelotti che riceve gli auguri della FIGC, la nazionale nella notte ha fatto rientro a Coverciano. Oggi nuovo allenamento, in tarda mattinata, per i 26 definitivi. Ma nel pomeriggio, soltanto nel pomeriggio, partirà ufficialmente la spedizione teutonica: il volo è previsto per 16.40, nel tardo pomeriggio atterreranno in Germania e si direzioneranno verso Iserlohn, che sarà sede, camp e dimora azzurra per tutto l’Europeo. Siamo in piana Rurh, vicinissimi a Dortmund e Gelsenkirchen. Definitiva come la foresta di ferro, classico clima del nord, tra aria pura e manto forestale ove Spalletti e i suoi ragazzi prepareranno le loro gare. Parliamo del nuovo quartier generale azzurro. Il debutto agli Europei è previsto sabato sera, ore 21, avversaria l’Albania: vincere per incanalare sin da subito il girone sui binari giusti.
