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    Cronaca
    10 Giugno 2024
    Omicidio Mollicone: slittano richieste condanna accusa per imputati

    ROMA – Una nuova memoria, che verrà presentata dalla procura generale della Corte d’Assise d’Appello di Roma, ha fatto slittare le richieste di condanna per gli imputati a processo per la morte di Serena Mollicone, la studentessa di 18 anni uccisa ad Arce, in provincia di Frosinone a giugno del 2001. I due pg hanno chiesto di inserire un’ulteriore memoria per ricostruire meglio i fatti.

    Nel suo intervento la procuratrice generale, Deborah Landolfi, che affianca l’altro pg, Francesco Piantoni, ha ricostruito in aula le modalità con cui, secondo l’accusa, sarebbe stata uccisa la Mollicone: “Serena ha impattato contro la porta e le consulenze dicono che esiste un’ottima compatibilità che poi è il modo scientifico di dire che è così. E’ questa la dinamica che è avvenuta: Serena ha sbattuto contro quella porta”.

    Serena “è morta per asfissia causata dal nastro adesivo con cui è stata imbavagliata e poi le è stato messo il sacchetto sulla testa dall’autopsia sono emerse anche una serie di lesioni tra cui alcune fratture craniche e un consistente infiltrato emorragico ma la cosa strana è che nessuna di questa fratture è scomposta. Quindi a causarle è stato un oggetto ampio e piatto come la porta”.

    La requisitoria riprenderà il 24 giugno e il 2 luglio, mentre per il 4 sono previste le richieste di condanna dell’accusa, nei confronti dell’ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, per la moglie Anna Maria, per il figlio Marco e per Vicenzo Quadrale e Francesco Suprano, i due carabinieri che all’epoca dei fatti prestavano servizio nella stazione dei carabinieri di Arce. In primo grado, gli imputati erano stati tutti assolti per non aver commesso il fatto.