Finalmente continuità. Finalmente ritorna un minimo di continuità. Parliamo della carriera di Matteo Berrettini che dopo un inverno da resurrezione, tanto per cambiare, ha dovuto affrontare delusioni e problemi fisici che tra l’altro, confluiti nella rinuncia agli Internazionali di Roma, non gli hanno potuto permettere di potersi esprimere di fronte alla sua gente. E per ripartire, per testare le proprie condizioni, quale migliore occasione dell’ATP 250 di Stoccarda? Un torneo, quello tedesco, partito già bene martedì con la vittoria, seppur faticosa (ma anzi, proprio quello il bello nel suo contesto, fino in fondo senza mai mollare, ndr) contro Safiullin, bissata al secondo turno, proprio pochi minuti fa, nel doppio 6-4 con cui ha regolato un canadese in rampa di lancio come Shapovalov. Superati gli ottavi, conquista l’accesso ai quarti sull’erba due anni dopo l’ultima volta. All’interno di un circuito che tra l’altro, va detto, resta affine alla sua tradizione: aveva vinto nelle edizioni 2019 e 2022. Ai quarti affronterà uno tra Shelton, favorito, e Duckworth. Sono due gli azzurri arrivati nella Top 8 dell’ATP di Stoccarda: Berrettini raggiunge infatti Musetti che, dopo aver battuto uno dei padroni di casa come Koepfer, affronterà domani un avversario tosto e rognoso come Bublik. Purtroppo non ce l’ha fatta invece Nardi che deve abbandonare la competizione battuto con doppio 7-5, punteggi che spiegano quanto e come comunque abbia venduto cara la pelle, dallo statunitense Korda, non proprio uno come gli altri e ancora tra i favoriti per arrivare fino in fondo, dall’alto della sua posizione 26 nel ranking ATP.

