Ed è un Marcel Jacobs già palesemente in forma olimpica quello che a Turku conquista il meeting e vince un’altra finale, l’ennesima, che attesta quanto e come il campione azzurro stia scaldando eccome i motori direzione Parigi 2024. Una corsa a due, se vogliamo, e tutta azzurra, a dir la verità. Perché se Jacobs chiude i 100 metri in 9.92, subito dietro di lui pensate con 9.96 si piazza il nuovo gioiello dell’atletica italiana, Chituru Ali, che arriva al traguardo a gonfie vele e chiude con un ottimo secondo posto che certifica crescita esponenziale e quanto e come oggi, il nostro movimento sportivo, vanti ben due frecce nell’arco delle sue ambizioni olimpiche. I due migliorano i tempi registrati nella gara precedente, quando Jacobs era già riuscito a tornare sotto i 10 secondi. 9.92 e 9.96 costituiscono, ribadiamo, tempi straordinari. Sono tempi da podio in un Olimpiade. L’Italia esce da Turku a gonfie vele. Petto in fuori, vento alle spalle e radioso orizzonte transalpino davanti. Tempi e prestazioni che dopo gli Europei di Roma consegnano continuità a due schegge chiamate, fra un mese e mezzo, ad emozionare ancora il Tricolore. Jacobs c’è. Ali pure. Finlandia ennesimo riscontro.
