Si chiude anche la seconda giornata al completo del gruppo C. La notizia è che resta tutto, ma proprio tutto, totalmente aperto. In testa c’è ancora l’Inghilterra che stavolta, di fronte all’orrendo spettacolo di una squadra dal potenziale stellare ma stremata e messa in campo come peggio sarebbe impensabile (aspetto che ormai, per quanto ne abbiamo narrato, non fa questo nemmeno più notizia, ndr), vien addirittura abbandonata dalla dea bendata che più d’un occhio strizzò lei al debutto: soltanto 1-1 con la Danimarca con Hjulmand che riacciuffa Kane nel primo tempo per una gara che si chiude con gli inglesi che si tengono il pari e ai punti, pensate, diventano forse i vichinghi biancorossi coloro che avrebbero meritato decisamente qualcosa in più. Southgate sceglie la soluzione più mesta, scadendo calcisticamente ai limiti del vile e chiude pure il secondo turno in testa al girone e padrone del suo destino. Nonostante, chiaramente, una vittoria oggi avrebbe chiuso ogni gioco qualificazione soprattutto conseguendo la pesante prima posizione. Tutto grazie al pari con cui la Serbia, altra candidata alle nobili delusioni, strappa i sogni avversari all’ultimo respiro: nel derby slavo Slovenia tosta e compatta, ma alla fine Jovic evita il peggio, fissa il punteggio sull’uno a uno come quello della gara precedentemente descritta, e riallaccia al carro qualificazione il team di Stojkovic. Inghilterra a 4, Danimarca e Slovenia a 2,  Serbi a 1: recita così la classifica. Ancora in gioco persino la Serbia, all’ultima potenzialmente padrona anche lei del proprio destino, pronta allo scontro diretto con la Danimarca. Rimpianti sloveni, che hanno sognato secondo posto e quota 4, proprio prima dell’ultima con gli imprevedibili (imprevedibili?!) Tre Leoni. Se spera la Serbia, va detto però che sta benissimo pure la Danimarca, che oggi s’è ripresa almeno una delle due lunghezze perse con la Slovenia. Tutto può succedere. Tutte padrone. Un raggruppamento da vivere fino all’ultimo respiro.