Sette ore di tranquillità. D’affetto. D’amore. Le famiglie del gruppo britannico spedizione tedesca hanno potuto riabbracciare i loro cari beniamini. Questa la scelta del commissario tecnico Gareth Southgate, contestatissimo in patria, lui come la squadra stessa: l’Inghilterra prova a far muro, isolarsi, ritrovarsi tra moglie e figli. Quasi per spezzare una tensione tagliente, tra stampa e pundit pesantissimi, a cui capitan Kane ha risposto con la sua consueta eleganza, per difendere i suoi compagni. Ma il clima, nonostante la classifica del Gruppo C che la vedeva strafavorita, resta pesante. Nazionale che delude, non convince. Colpa del suo allenatore, tra convocazioni più che discutibili, dapprima nei 33 poi nei 26, che hanno conseguito e significate scelte tecniche in campo completamente sbagliate. Inghilterra incartata, ombra d’essa stessa, nemmeno tosta dietro. Tira aria di fine ciclo, anche lecitamente. Ma c’è ancora tempo per provare a controsterzare. In fondo, nonostante 180 minuti a singhiozzo, la classifica narra ancora Tre Leoni capolisti a quota 4: stasera c’è la Slovenia, alle 21, per chiudere in testa ma soprattutto per provare a riconsegnare risposte confortanti. La Slovenia si mangia ancora le mani per i due punti persi all’ultimo respiro con la Serbia, Serbia che è dunque rientrata all’ultimo respiro miracolosamente in corsa: in concomitanza con la gara britannica, alle 21 anche la sfida tra balcanici e Danimarca; danesi che, per quanto calcisticamente espresso, meriterebbero di più di un’altra nazionale che nonostante vantante diverse forti individualità a livello di squadra ha deluso, eccome. Quattro, due, due, uno: tutto può succedere. Danimarca-Serbia effettivamente è un vero e proprio spareggio.