ROMA – Crescono gli attestati di sdegno e la solidarietà nei confronti del cane Giorgio, appartenente ad un senzatetto, che, qualche giorno fa, è stato barbaramente accoltellato e gettato in un torrente.
Ora anche il Comune di Roma si è costituito parte civile.
Ad annunciarlo ieri lo stesso sindaco Roberto Gualtieri, nel corso della conferenza stampa contro l’abbandono degli animali:
«L’uccisione del cane Giorgio non è un peccato veniale ma un reato – ha dichiarati – vogliamo difendere i diritti degli animali rispetto a chi li viola, anche per questo abbiamo deciso di costituirci parte civile dopo i fatti che hanno portato all’uccisione del cane Giorgio».
Dopo la consultazione è arrivato anche il via libera da parte dell’avvocatura: «Possiamo farlo, e quindi lo faremo – ha sottolineato Gualtieri – Era un cane indifeso, e anche un essere vivente con dei diritti, ma siccome gli animali non hanno voce, devono essere difesi da noi. Per questo abbiamo istituito il Garante dei diritti degli animali».
Il sindaco ha aderito alla richiesta inviata al riguardo dalla Garante dei diritti degli animali, Patrizia Prestipino, che aveva sollecitato in tal senso l’amministrazione comunale
«Grazie al sindaco Gualtieri per avere annunciato l’intenzione di accogliere la richiesta dell’ufficio del Garante e di tante associazioni, di costituire Roma Capitale parte civile nel processo che ci auguriamo si celebrerà presto contro gli assassini del cane Giorgio – ha dichiarato la Garante – È il segno importante di una sensibilità e di una attenzione non scontate verso un tema che tanto sta a cuore alle cittadine e ai cittadini romani».

