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    6 Luglio 2024
    Euro 2024, oggi gli altri quarti: Svizzera sul cammino dei Tre Leoni, Montella sfida l’Olanda

    Le copertine ancora una volta, quantomeno oltremanica, vanno oltre merito a Gareth Southgate. Considerato in patria risultati alla mano il miglior tecnico dopo Alf Ramsey, campione del Mondo nell’ormai lontano 1966. La sua quasi decennale autorità per tanti pensanti, e ben pensanti, volgerebbe al termine; intanto oggi il buon Gareth compie 100 panchine sulla panchina dei Tre Leoni. Ancora una volta, dopo quattro partite che tra disastro convocazioni in patria per nulla sviscerato e quattro gare di nulla cosmico in patria finalmente sviscerato, calendario e tabellone sorridono alla sua Inghilterra: ottavo slovacco, quarto svizzero. Ma non puoi essere ostativo alle critiche eternamente, sarebbe delittuoso, per te stesso: ecco perché alle 18 con la Svizzera cambierà modulo, seppur con principi completamente assenti. Ripartirà dalla difesa a tre, perno City Stones, squalificato Guehi. Più equilibrio, più solidità, più criterio. Il dubbio è il quinto a sinistra tra Saka e pupillo Shaw, che non gioca gare da febbraio scorso. Si pensa a Foden e salvaguardato Bellingham dietro Harry Kane in un nuovo 3421, struttura che rievoca un minimo la buona campagna di Russia 2018. Dall’altra parte l’uomo del momento, iconografia svizzera, Yakin, capello alla moda, idee da allenatore per club, lavoro pluriennale: ne ha fatto le spese l’Italia, adesso non nutre alcuna intenzione di fermarsi. Parliamo della parte del tabellone più abbordabile, scherzi del destino dell’Uefa, con la sua geniale intenzione giunta alla terza edizione di trasformare l’Europeo a 24 squadre, ribaltare gli schemi, sobbalzare equilibri tecnici col ripescaggio di 4 terze su 6 proveniente da gironi completamente differenti e francamente, evidenza alla mano, platealmente squilibrati. La vincente dello scontro, con l’Inghilterra palesemente favorita, affronterà quella della sera: ore 21, Turchia-Olanda. Tulipani, per quanto Koeman in patria non goda della stima e dell’appoggio della moltitudine, squadra vera anzi verissima: palleggio, dominio per quanto possibile, fisicità, idee chiare per quanto possibile. Hanno perso Koopmeiners e De Jong prima dell’Europeo, più di mezzo centrocampo: va data nota di merito a quanto fatto, soprattutto per quanto mostrato alla Romania distrutta agli ottavi di Monaco di Baviera. Merito di un Gakpo che esprime al massimo le sue qualità all’interno di un attacco costruito per non dar alcun punto di riferimento; lui, massima espressione dei Bergwijn e Dapay. Dall’altra parte un altro dei popoli, insieme a quello Orange, più sognante dell’intera competizione: la Turchia di Montella. Equilibrio, tanto. Più giovane qualità offensiva. Tulipani ovviamente favoriti. Sarà il quarto meno atteso, ma per popoli e tifoserie nettamente il più sentito.