Un caos. Scene di ordinaria follia. Un’autentica guerriglia. E dopo una settimana non si placano tensioni e polemiche post quanto accaduto alla fine di Uruguay-Colombia, semifinale di Copa America a Charlotte vinta dai Cafeteros poi sconfitti ieri notte in finale con l’Argentina di Messi, ancora una volta campione della competizione. Non si placano e sono state succedute da conseguenze stesse, che hanno stavolta visto protagonista esclusivamente la Colombia, nelle persone giuridiche delle sue massime istituzioni, proprio qualche giorno più tardi nella notte della finale con l’Albiceleste. Perché dopo una serie di indagini sviluppate repentinamente, giungono e vengono emessi verdetti clamorosi. E’ stato infatti arrestato il Presidente della Federazione calcistica colombiana, Ramon Jesurun, assieme a suo figlio Jamil, dalla polizia di Miami. Perché? Secondo la ricostruzione, padre e figlio si sarebbero resi protagonisti di comportamenti incivili e maneschi, confluiti nel momento cardine: post gara, volevano scendere per la premiazione, sarebbero stati ostruiti da agenti della sicurezza, agenti quindi aggrediti, fisicamente. Dopo la guerriglia con l’Uruguay, scene d’ordinaria follia dunque anche in finale con l’Argentina. Una gara, va ricordato, decollata con 80 minuti di ritardo, complice invasione di tifosi senza biglietto, tra tornelli scavalcati e ingressi non consentiti, come quelli addirittura dalle prese dell’aria. Insomma, c’è stato tutto. E adesso anche due massimi arresti.


