Dopo un’intera giornata di rivolte e di inutili trattative c’è stata l’irruzione del Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria in tenuta antisommossa

VELLETRI (RM) – Giornata difficilissima quella di ieri nel carcere di Velletri, fin dalla mattinata sono arrivate notizie di sommosse e proteste da parte dei detenuti del settore D. In particolare i reclusi si rifiutavano di rientrare nelle celle e in seguito hanno anche cominciato a dare fuoco ai materassi e ad altre suppellettili, con le conseguenze che si possono immaginare. Dopo un’intera giornata di trattative portate avanti dai vertici dell’Istituto penitenziario che non hanno portato frutti, si è deciso per l’azione di forza e in serata c’è stata l’irruzione delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Polizia, carabinieri e Gom (il Gruppo operativo mobile della Penitenziaria) sono entrate nel carcere e hanno messo fine alla rivolta. Scampato il pericolo, Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato di Polizia penitenziaria, sollecita «provvedimenti concreti e risolutivi: espulsioni di detenuti stranieri, invio tossicodipendenti in comunità di recupero e di detenuti psichiatrici nelle Rems o strutture analoghe ».