AS Roma, missione compiuta: Ghisolfi torna col bottino, oggi sbarca Dovbyk
Sport
1 Agosto 2024
AS Roma, missione compiuta: Ghisolfi torna col bottino, oggi sbarca Dovbyk

Mentalità, presenza e ambizione. Dopo più di 48 ore di spedizione e blitz nella nobile e calcisticamente sorprendente provincia catalana di Girona, il nuovo giovane direttore sportivo dell’AS Roma, Florent Ghisolfi, s’è definitivamente preso la piazza giallorossa. Nemmeno dopo 48 ore lo sbarco e l’annuncio di Matias Soulè, tutto s’è ribaltato: eccol pure il pezzo da novanta, l’oggetto del desiderio dell’estate romanista, il capocannoniere dell’ultima Liga, l’ariete ucraino Artem Dovbyk, pronto a diventare un calciatore giallorosso, ufficialmente già nelle prossime ore. Come noto, scovato prima e riscontrato poi, il direttore francese era partito martedì sera alla volta di Barcellona per incontrare agenti ed entourage del ragazzo per mettere a punto i dettagli contrattuali di un ragazzo che, convinto e persuaso da Daniele De Rossi, ha persino rifiutato l’Atletico Madrid (di un Cholo Simeone che l’aveva individuato come perfetto centravanti del presente e del futuro dei Colchoneros, proprio per questo lasciò partire Morata, ndr) per sposare l’AS Roma, il progetto giallorosso, a 27 anni suonati e piena maturità calcistica dopo aver matato con 24 gol ogni difesa spagnola e quindi pronto per rappresentare il reparto offensivo capitolino dei prossimi anni. Non era comunque semplice trovar l’erede, presente e futuribile, di uno come Lukaku. Altroché. Ed invece, dopo mesi di silenzio societario, dopo mesi di concomitante per naturale conseguenza di mugugni e qualche malumore in piazza, ecco che il nuovo corso romanista mette a segno un colpo da novanta. Senz’altro uno statement, proprio per connotati narrati, vissuti e descritti. Dovbyk ha scelto Roma. Ghisolfi, forte della volontà del ragazzo, era per l’appunto a Girona dalla serata di martedì. Per un mercoledì tutto dedicato a trovar la quadra definitiva col club che, grazie anche e soprattutto ai gol dell’ariete ucraino, ha centrato la sua prima storica qualificazione in Champions, da sorprendente matricola. Come noto, il calciatore nutriva una clausola rescissoria proprio col Girona di 40 milioni di euro, che l’Atletico Madrid non avrebbe avuto alcuna difficoltà a pagare in un’unica rata. Ma come noto, la volontà dell’assistito in questi casi fa la differenza. Bravi Friedkin, Ghisolfi e De Rossi a convincere il ragazzo della potenzialità, anche cucita a sua misura, del nuovo progetto giallorosso, dopo tre anni di Mourinho e Pinto. Quando un direttore parte, decolla e approda, è sintomo di mentalità. Che ci fosse sotto qualcosa di serio e di indirizzato era chiarissimo. Ghisolfi è partito martedì per andare a chiudere. E così è stato. La prima offerta di 30 più bonus era stata ritenuta troppo bassa; il Girona ne chiedeva 35 di parte fissa più eventuali bonus stessi. Alla fine la quadra è stata trovata sulla base di 34 più 2/3 di bonus facilmente raggiungibili. Questo dopo un mercoledì fiume, col direttore nella sede del club biancorosso, per chiudere definitivamente e trovare la quadra del cerchio per rientrare nella Capitale con l’ariete e la sua famiglia al suo fianco. Nella serata del mercoledì Dovbyk ha svuotato tutti i suoi armadietti catalani. Stamani decollerà, definitivamente, direzione Capitale italiana. Sbarcherà attorno all’ora di pranzo. Sostenitori giallorossi allertati, pronti all’ennesimo bagno di folla. Successivamente Villa Stuart, visite mediche di rito, poi firma sul quinquennale che significherà presente e futuro giallorosso. Adesso sì, adesso è fatta davvero. La Roma ha scelto, trovato e vinto il suo nuovo bomber.