VITERBO – Si torna a parlare del Deposito nazionale di scorie radioattive dopo il terremoto che stamattina ha turbato gli abitati di Canino con una scossa avvertita da tutta la popolazione.

A parlare è il comitato “No scorie”, che da sempre si ribella al sempre più possibile arrivo del Deposito nazionale nel territorio della Tuscia. Canino, infatti, è uno dei comuni dove la struttura potrebbe sorgere.

“Il terremoto che stamane ha interessato Canino, di magnitudo 3.0, è stato ubicato come epicentro proprio su una delle aree idonee (precisamente la VT-34) – fanno sapere dal comitato – Speriamo che questo evento convinca gli organi decisori a riconsiderare tale scelta”.