Non è stato forse il modo in cui avrebbe sognato di raggiungere l’obiettivo, ma Flavio Cobolli centra un traguardo che solo anni fa sarebbe stato utopia. Un traguardo che ne certifica una crescita straordinaria, quella avvenuta specialmente negli ultimi dodici mesi: il gioiellino capitolino conquista infatti per la prima volta un ottavo di finale in un ATP Masters 1000. A Cincinnati rispetta i pronostici e vince un derby tesissimo, pieno di veleni e schermaglie, quello col giovane collega azzurro Luciano Darderi. Parole grosse che a dir la verità non è che abbiano fatto troppo piacere al movimento tennistico italiano. Parole grosse che volano quando Flavio attacca Luciano di fingere l’infortunio ad inizio gara, anche perché poi l’italoargentino è bravissimo a rimettersi in piedi e, dopo aver zoppicato nelle prime battute, combatte alla grandissima e Cobolli vince infatti solo 7-6. Ma il problema fisico è vero, concreto e reale e, nel secondo set, sul 3-1 per Flavio, è costretto infatti al ritiro. Flavio cercherà di scusarsi a fine gara, Darderi lo allontanerà con freddezza. Fatto sta che comunque, schermaglie azzurre a parte, Cobolli centra la sua missione. Stasera ottavi di finale e gara in cui il livello s’alza decisamente, forse troppo. C’è Hurkacz, numero 5 del seeding e senz’altro tra i favoriti ad arrivare fino in fondo. Un solo precedente, quello di Halle, quando il polacco freddò il capitolino con due dominati set a zero spegnendo ogni speranza avversaria.

