Non è stato il debutto casalingo che Raffaele Palladino avrebbe sognato o desiderato. Proprio ieri sera, una serata pensata da molto tempo, la prima davanti al suo nuovo pubblico di casa, la prima sotto la Fiesole. Ma la prima Fiorentina europea 24/25 parte decisamente col piede sbagliato. Al Franchi è solo tre a tre, per quanto folle e pirotecnico, contro i piccoli ungheresi della Puskas Akademia. Stavolta, la viola Conference, non decolla nel migliore dei modi. E sorprendentemente è stato un primo tempo da incubo: sotto e colpiti 0-2, c’è voluta reazione e gran rimonta nella ripresa, quella firmata dal destro a giro di Sottil, la zuccata di Martinez Quarta ed il primo timbro in maglia viola di Moise Kean, prima che l’ospite Golla in pieno recupero rovinasse la festa e costringesse la Fiorentina a giocarsi l’accesso in quella che ormai per doppia finale persa nell’era Italiano è diventata la sua ossessione, più che il suo giardino naturale, soltanto nei Balcani. Ritorno fra una settimana, in Ungheria, dunque. Ma la Fiorentina ha dimostrato d’esser ancora tremendamente cantiere aperto: mancano rinforzi, eccome. Specialmente dietro. Palladino non lo nega, lo ammette e spera nell’ultimo sforzo della sua società. Dopo Parma, dunque, un altro pareggio. Domenica la sfida al Venezia. Gara che, quella proprio no, non si può sbagliare.
Sport
23 Agosto 2024
Fiorentina ancora cantiere aperto, pirotecnica la prima al Franchi di Palladino: 3-3 in Conference, tutto da rifare