Parte malissimo l’ultimo giorno di mercato estivo 2024 dell’AS Roma. Decolla, sempre se decolla, nel peggiore dei modi. Clamoroso quanto successo in casa giallorossa durante la serata del giovedì. Nel pomeriggio le prime indiscrezioni, poi le conferme, fino a quelle ufficiali. Il grande difensore centrale, perno e colonna Danso, spalla ideale presente e futura di Mancini, tassello scelto da Ghisolfi e De Rossi per sistemare una volta per tutte la difesa, non ha superato le visite mediche. Misteriosamente. Salta una trattativa da 22+3 di bonus, per la quale col Lens era tutto fatto, come narrato e descritto da giorni. Tant’è che il centrale austriaco era già atterrato, autorizzato. Pronto a lanciarsi nella sua vita capitolino. Invece il comunicato del club francese spegne tutto, tra cui ogni tipo si dubbio: ammette visite non superate, si chiedono perché, ma sono pronti a riabbracciarlo. La Roma già dalla serata aveva infatti già virato sull’alternativa low cost: ecco Tiago Djalo, altro entrato Juve scaricato da Motta, arriva in prestito con semplice diritto per 1+9 dai bianconeri. Incredibile. Tifosi giallorosso delusi, per usare un eufemismo. Rimasti di stucco. Si chiude almeno la trattativa di scambio tra Abraham e Saelemakers, ma il conguaglio che la Roma avrebbe dovuto ricevere ma che arriverà invece soltanto l’anno prossimo: al momento, burocraticamente, sarà semplice scambio di prestiti. Nel complesso, storiografia Friedkin, 40 milioni buttati, colpa di Mourinho e Pinto. Altro scambio che non fa saltare di gioia i tifosi romanisti, tra l’altro.
