Tornato decisamente ciel sereno a Coverciano. Anzi, azzurro. Tinte prettamente azzurre. Nella Lega A di Nations League, appuntamenti forse più mediatici che decisivi, più prestigiosi a livello internazionale che vicini ai grandi obiettivi come quello più pesante ovvero costruzione verso i Mondiali 2026 e quindi le qualificazioni, gli azzurri bissano il successo di Parigi, storico e per connotati effettivamente da resurrezione, quel tre a uno in Francia al Parco dei Principi che ha stupito un pochino tutta Europa e dimostrato al Vecchio Continente come l’Italia sia ancora viva, specialmente post disfatta Europeo di Germania 2024, una vittoria servita a Spalletti per allontanare critiche e pressioni dopo un’estate così pesante e riconsegnare fiducia ai sostenitori della nazionale azzurra. L‘Italia bissa perché sul neutro di Budapest rispetta i pronostici, vince ancora e batte una formazione decisamente più alla portata come Isreale che, coronato il sogno di conquistare la Lega A non può nulla alla formazione spallettiana: 2-1, timbra ancora Frattesi, raddoppia Kean, gol a tentare di riaprire la contesa alla fine, ma niente da fare. Due su due per gli azzurri, trascinati dall’asse interista e quel 352 sistema tradizione Inzaghi: non è un caso che assieme a Frattesi siano proprio Bastoni e Dimarco, gran catena mancina, l’asse portante del team. Solide le prestazioni di Buongiorno e Tonali, bene anche Raspadori, rilanciato a connettere le linee dal primo minuto.
Sport
9 Settembre 2024
Nations League, continuità azzurra: Italia bis, battuta pure Israele