Che non sia stata una stagione agevole per Bennacer, quella appena trascorsa, con mezzo anno fuori, è poco ma di sicuro. Ma che il play algerino, seppur tutt’altro che protagonista assoluto ma forse primo cambio dell’anno scudettato con una mediana composta da elementi come Kessié e Sandro Tonali, fosse ormai ai margini del Milan era concetto tatticamente ben evoluto. Tra l’altro, sottoposto a proposte di mercato nell’estate del mercato 2024, ma evidentemente nemmeno una accolse e soddisfacesse le proposte di club e calciatore. Come se non bastasse, per sua sfortuna, ci mancava solo l’ultimo infortunio, l’ennesimo e secondo consecutivo di inizio stagione: stavolta la diagnosi narra di uno strappo al polpaccio destro, accusato nel ritiro internazionale con l’Algeria. Non è crociato, ma pesantissimo, comunque. Per qualcuno che s’è visto acquistare Fofana e farsi scavalcare da Reijnders nel suo stesso ruolo: adesso rincorrere sarà complicatissimo, se non impossibile, soprattutto per le idee del nuovo tecnico Fonseca. Che fosse il pupillo di Pioli, ai tempi nemmeno titolare inamovibile, non è un concetto più in discussione. Adesso, coi tempi e con l’era rossonera che cambiano, diventa soprattutto alla luce dell’ennesimo infortunio quasi concetto oggettivo. Diagnosi che narra nello specifico lesione severa del muscolo gemello mediale del polpaccio destro. Si parla almeno di tre mesi di stop: con ogni probabilità, tra lavoro sul campo ed opportuna preparazione, non si vedrà in campo a grandi rossoneri livelli prima del nuovo anno, il 2025.

