Niente da fare. E questa se vogliamo farà ancora più male. Anche la Roma doveva sfruttare la sosta per schiarire le idee, tranquillizzare le turbolenti acque capitoline, ingerire i tanti nuovi innesti di una squadra che ha scelto di cambiar volto rispetto al recente passato e soprattutto accendere i motori: Genova doveva esser la tappa per la prima vittoria stagionale. Marassi mai campo semplice, tutt’altro. E così s’è dimostrato. La Roma si fa riacciuffare nel finale, in piena zona Cesarini, tempo che premia il coraggio di un Genoa che ai punti ha ampiamente meritato il pari. Nervosissimo De Rossi, espulso in pieno di recupero proprio prima di incassare il pareggio nella bolgia rossoblu. Anche oggi una Roma a due volti: DDR mischia le carte e col 352 nel primo tempo è buona la prestazione giallorossa che porta al primo timbro di Dovbyk in A, che prima divora poi sigilla e corona la prima frazione romanista. Nella ripresa cambia tutto: la Roma s’abbassa, De Rossi cambia carte in tavola stesse, il Grifone per quanto può inizia a metter sotto i giallorossi. Nella ripresa ospiti inesistenti e tra seconde palle, palle inattive e traversoni alla fine il vento premia i rossoblu: zuccata De Winter, uno a uno e pesantissimo punto per Gilardino. La Roma vanifica ancora. Roma è furente. La vittoria non arriva nemmeno stavolta. Boccone amarissimo da digerire. E come sempre le acque capitoline acuiranno ogni problematica: sarà tutt’altro che settimana agevole, quella di DDR.
Sport
15 Settembre 2024
AS Roma, amarissimo anche Marassi: beffa finale, sfuma ancora la prima vittoria