Non potevano desiderare esordio migliore. Parte alla grande l’avventura nella nuova Champions della Juve e di Thiago Motta, che a Torino vincono e convincono, battono 3-1 il PSV, divertono e si divertono. Tutto quel che parte del popolo bianconero chiedeva al nuovo corso della Vecchia Signora. Allo Stadium sblocca dopo una ventina di minuti gioiello del predestinato Yildiz: 10 sulle spalle, gioiello a giro dalla sinistra, bacino al palo e palla in rete. Ricorda qualcosa o qualcuno? Il gol trafigge le gambe degli olandesi che soffrono qualità, armonia mista a ritmo e vittorie sulle seconde palle dei bianconeri: squadra finalmente vicina a quel che per il primo anno di Motta il buon Giuntoli aveva designato, moderno 4231 con Nico e Yildiz ali a convergere e pizzicare i tagli di Vlahovic e gli inserimenti di Koopmeiners. Non è un caso che il raddoppio arrivi proprio su inserimento, in questo caso di McKennie, che spiana definitivamente la strada entro l’intervallo. Nella ripresa gestione, ancora e ulteriore armonia e splendido tris a chiudere definitivamente la contesa: prima gloria bianconera anche per Nico Gonzalez, che sognava la Champions e s’è presentato allo Stadium spiegando perché. Nel finale classico gol della bandiera del PSV, firmato Saibari. La Juve parte dunque alla grande, brinda coi migliori Champagne all’esordio europeo, si porta subito tra le grandi in testa (che saranno tante) a quota tre punti nel macro campionato a 36 squadre. Un piccolo mattoncino per iniziare e avviare quel percorso col sogno di chiudere tra le prime otto alla fine degli altrettanti turni previsti dalla prima fase della nuova formula. Motta esulta, sorride e archivia Empoli: la serata PSV restituisce tutt’altro sapore al pari di Empoli, soltanto un mezzo passo falso che può succedere in un cammino appena partito.