logo
    Economia e Lavoro
    28 Settembre 2024
    Civitavecchia, il Tribunale reintegra in Adsp il responsabile marketing: tensione Musolino-Risso

    CIVITAVECCHIA – Giovedì scorso, 26 settembre, la Sezione Lavoro del Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato nullo il licenziamento – avvenuto a marzo 2023 – dell’ex dirigente del settore promozione, sviluppo del turismo e marketing del territorio dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Malcolm Morini, con l’ente chiamato a reintegrarlo nel posto di lavoro. La sentenza, inaspettata, fa emergere antiche tensioni all’interno di Molo Vespucci tra il presidente, Pino Musolino, e il segretario generale, Paolo Risso. Proprio le dichiarazioni rese da quest’ultimo in sede di udienza, infatti, sarebbero state determinanti ai fini della decisione del giudice. «Va incredibilmente sottolineato come, nonostante Risso fosse al tempo stesso il responsabile unico della procedura della riorganizzazione, del trasferimento del dirigente ad altra mansione di lavoro, sempre come emerge dal testo della sentenza – ha commentato il presidente Musolino – il dipendente fosse stato dallo stesso segretario generale posto alle sue dirette dipendenze senza avere ricevuto incarichi di sorta e quindi di aver portato al licenziamento per la ‘superfluità della posizione di lavoro’ ricoperta dal dirigente dopo il suo trasferimento. In sintesi durante la testimonianza che avrebbe dovuto essere resa a tutela dell’Ente, il dottor Risso ha dichiarato che il suo operato sia stato essenzialmente errato e tale dichiarazione ha portato, direi quasi inevitabilmente, a una sentenza sfavorevole. Preme ulteriormente sottolineare che di questa testimonianza e del contenuto della stessa io sia venuto a conoscenza solo oggi dal testo della sentenza». A tutela dell’ente e dell’operato complessivo dell’amministrazione, il presidente Pino Musolino ha già incaricato il legale che rappresentava l’Adsp di ricorrere in appello valutando la possibilità di richiedere la sospensione degli effetti della sentenza del giudice del lavoro di primo grado. “Un punto più generale sento di dover portare alla luce a seguito di questo episodio ed è relativo ad una necessità ormai di chiarimento normativo che definisca una volta per tutte il rapporto tra Presidente e Segretario Generale, una situazione di oggettiva difficoltà che condivido con molti colleghi – ha concluso Musolino -. Non è pensabile che tutte le responsabilità e tutte le relazioni esterne siano gestite e imputate in capo ai presidenti, mentre le figure dei segretari generali possano, in alcuni casi, svolgere un ruolo di destabilizzazione dietro le quinte che mette a repentaglio la piena operatività amministrativa dell’Ente portuale”.