Il viterbese Andrea Scaramuccia entra nel direttivo del Coordinamento ristoratori all’estero
Cronaca, Gusto
25 Ottobre 2024
Il viterbese Andrea Scaramuccia entra nel direttivo del Coordinamento ristoratori all’estero

di Simona Tenentini

VITERBO – Ancora un prestigioso riconoscimento per Andrea Scaramuccia, partito anni fa da Viterbo e diventato ristoratore di successo in Inghilterra.

L’imprenditore, mercoledì scorso, è entrato a far parte del direttivo del neonato Coordinamento dei Ristoratori italiani all’estero, pensato per tutelare i prodotti tipici e le eccellenza tricolori.

Ad annunciarlo è lo stesso Scaramuccia con un post sui social: “Sono lieto di far parte del consiglio direttivo e di lavorare accanto al Presidente Roberto Costa. C’è tanto da fare, ma l’impegno non mancherà. Aver fatto un’assemblea riunendo ristoratori da tutto il mondo è stato un compito duro con un risultato grandioso. Grazie a #fipeconfcommercio”.

Il coordinamento, come si legge sul sito della Confcommercio: “E’ un’iniziativa fortemente voluta dalla Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio, per organizzare la rete dei ristoratori italiani in attività in tutto il mondo. Il Coordinamento, che in questa prima fase coinvolge quindici Paesi, dall’Australia agli Stati Uniti, dalla Finlandia all’Oman, ha l’ambizione di rappresentare le migliaia di ristoranti di cucina italiana promuovendone l’autenticità e la qualità e contrastando le troppe imitazioni.

La ristorazione italiana all’estero non è solo una vetrina della nostra cucina e dei nostri prodotti, ma anche un volano per il turismo perché alimenta la voglia di visitare l’Italia. L’assemblea ha eletto presidente Roberto Costa, imprenditore di successo nel settore della ristorazione e fondatore della catena “Macellaio RC”, attiva nel Regno Unito.

“La ristorazione italiana – ha dichiarato il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani – è un patrimonio economico e culturale di inestimabile valore, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. La costituzione di questo Coordinamento vuole dare voce agli imprenditori che portano nel mondo il brand Italia e intende essere espressione dell’impegno contro l’italian sounding che, è bene sottolinearlo, riguarda anzitutto l’imitazione della nostra cucina prima ancora che dei nostri prodotti”.

“Il cibo – ha proseguito Stoppani – è uno dei principali ed identitari elementi di comunicazione della cultura e dello stile di vita italiano. I ristoranti italiani all’estero sono non solo terminali di sbocco delle nostre produzioni, ma vere e proprie agenzie culturali che promuovono l’immagine dell’Italia nel mondo. Questa iniziativa è in piena sintonia con il progetto di riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco”.