L’Inghilterra si ferma. O meglio, Londra si ferma. Perché il Liverpool di Slot ha già dimostrato tanto, eccome. Capolista in Premier ed in Champions League. L’impressione, netta e concreta a dispetto di vigilie e premesse stagionali, è che quest’anno per la Premier sarà corsa a tre. Non soltanto duello di storia recente britannica tra maestro Guardiola e allievo Arteta, non soltanto dunque corsa a a due tra Manchester City e Arsenal. Stavolta, per l’appunto, sarà corsa a tre. E tra i cavalli ci sono pure i Reds. Quelli che domani scenderanno nella Capitale per affrontare i Gunners e lo faranno da capolisti. Premessa: Liverpool 21, Man City 20, Arsenal 17. Sulla classifica dei biancorossi incide chiaramente la sorprendente e sfortunata sconfitta di Bournemouth, 2-0 di settimana scorsa. Uno dei primi scontri diretti: mai decisivi, ma già emblematici. L’Arsenal può subito rimettere le cose a posto, ma la stagione resta lunghissima. I Gunners restano ancora senza capitan Odegaard, assenza pesantissima. Saka è tornato in gruppo ma la sua presenza dal primo resta in dubbio, come quella di Calafiori e Timber. Dietro manca perno Saliba: insomma, non mastica proprio agevolissimo Arteta. Ed i Reds, a gonfie vele e panchina lunga, sognano colpo grosso. Può senz’altro esser l’opportunità di lanciarsi ancora in vetta per Guardiola, impegnato oggi in casa all’Etihad e chiamato a rispettare i pronostico coi piccoli Saints. City in campo alle 16, domani Arsenal-Liverpool prevista per le 17.30. Tra le altre gare più succulente di giornata c’è senz’altro un West Ham – Manchester United, tra due squadre in crisi nera e chiaramente panchine ancora scricchiolanti, quelle di Lopetegui e Ten Hag. Niente male la sfida tra due squadre tornate a nutrire ambizioni Champions, quella tra Chelsea e Newcastle. Domenica pure Crystal Palace – Tottenham, con Postecoglou chiamato a trovare finalmente continuità.


