Alla base della rottura c’è il voto della consigliera Di Liello per rinviare il salvataggio del Convento di Santa Severa
di Marco Gubetti
SANTA MARINELLA (RM) – Il Convento dei frati minori conventuali di Santa Severa e la sua probabile, prossima demolizione stanno agitando non poco la politica santamarinellese. Accade così che, dopo il voto di venerdì scorso del Consiglio comunale, con il quale l’assise cittadina ha deciso di rinviare (almeno di un paio di mesi) l’esame del progetto di variante per l’area della Chiesa dell’Immacolata (vedi articolo linkato qui sotto), il Movimento Cinque Stelle decida ora di staccarsi da Coalizione Futuro. L’unica rappresentante della lista di sinistra-sinistra – che alle scorse Amministrative ha riunito sotto un unico simbolo i movimenti Santa Marinella Solidale, Green Generation, Il Paese che vorrei e, appunto, i Cinque Stelle – dopo aver firmato la proposta di variante presentata dal centrodestra, all’ultimo momento ha deciso di fare marcia indietro. E così, dopo aver candidamente ammesso davanti all’aula di essere stata superficiale nel sottoscrivere la proposta di variante, la professoressa Di Liello ha finito per votare insieme alla maggioranza di centrosinistra a favore del rinvio. I pentastellati non l’hanno presa affatto bene e, nelle scorse ore, hanno diffuso una nota che forse non brucerà tutti i ponti politici dietro le spalle dei Cinque Stelle, ma che è sicuramente molta dura nei confronti di Di Liello, dalla quale il Movimento dichiara di non sentirsi più rappresentato. “Il gruppo territoriale di Santa Marinella del Movimento Cinque Stelle – si legge nel comunicato – esprime sorpresa sulla posizione assunta dal Paese Che Vorrei e dalla professoressa Di Liello sul punto dell’ordine del giorno riguardante la variante urbanistica dell’area del Convento dell’Immacolata. Pur nel rispetto dell’autonomia del ruolo del consigliere e dell’insindacabilità delle scelte personali, non possiamo che esprimere delusione sia della scelta fatta, sia del fatto che ci è stata comunicato solo due ore e mezzo prima del Consiglio. Riteniamo che questo faccia venire meno, in questo momento, la possibilità di collaborare su alcuni temi, come questo sulla cementificazione del territorio. Suggeriamo, data la possibilità offerta dal nuovo regolamento comunale, alla professoressa Di Liello di assumere il ruolo di capogruppo del Paese Che Vorrei così da esprimere in autonomia e con maggiore riconoscibilità i propri propositi. La ringraziamo comunque di tutto quello fatto in questi mesi e dello sforzo profuso nelle battaglie comuni (mare libero, rampa Giuliani e altre) per le quali potrà comunque godere del nostro appoggio e collaborazione e auguriamo un proficuo lavoro a tutto il gruppo”.

