Non è certamente un mistero quanto e come, tra la fine dell’era Pioli e l’avvicendamento Fonseca, tra lo Scudetto 2021/2022 e proprio i giorni d’oggi, il Milan abbia cambiato, per vicissitudini, scelte o per forza di cose, la propria linea mediana. Una mediana lontana parente di quando, tra Kessié e Tonali, dominava centrocampi italiani e si laureava campione d’Italia. I tempi cambiano e dirigenti prima ed allenatori poi, tra scelte e movimenti, oggi i rossoneri vantano una linea differente e livello chiaramente inferiore a quella solamente di qualche anno fa. Perché gioiello Reijnders esprime al meglio le sue potenzialità più avanti così come Loftus Cheek, assaltatore in percussione, nutre le stesse necessità, evidentemente. Fofana non può bastare e vanta altre caratteristiche, perno fisico; ecco che al Milan servono nuove geometrie, nuova linfa, più in basso. Il calcio italiano, come mostrano Spalletti e nazionale azzurra, offre al momento due prodotti particolarmente interessanti, oltre chiaramente al Locatelli che, sebben difeso da Motta, è ben lontano dai livelli a cui i grandi club ambiscono e vien visto come soluzione tampone per Italia e Juventus. L’ambizione di Spalletti è puntare in quella posizione su Rovella, gioiello blindato che gioca già in una squadra importante come la Lazio, e lo stesso Samuele Ricci del Torino, tra le novità più influenti e sorprendenti della ricostruzione post Germania 2024: lui tra i perni dello storico successo del Parco dei Principi, 69 anni dopo. Ricci, che da un anno e mezzo rappresenta continuità tra Juric e Vanoli e s’è preso in mano tutto il centrocampo del Torino, ambisce al grande salto. E panorama nazionale, è l’obiettivo che il Milan ha individuato, più nel mirino, più alla portata. Difficile a gennaio, prospettiva per giugno decisamente più concreta. Lui l’oggetto del desiderio di Moncada e Furlani, che già flirtano coi suoi agenti. Personalità da vendere, tra l’altro, come mostrato a Parigi: caratteristica fondamentale per giocare nel Milan.. a San Siro. Pressione e palati fini, pubblico da sette Champions. Difficilmente il Torino può discuterlo a metà stagione, servirebbe un’offerta folle. Un Toro che ricordiamo ha già ben venduto e monetizzato tra Bellanova e soprattutto Buongiorno. Ecco dunque che la prospettiva estiva prende sempre più quota, tra i tanti giovani che possono interessare ai granata e col prezzo del cartellino più ragionato, forti potenzialmente della volontà del calciatore. Più passano i mesi e più Ricci naviga sempre più nell’orbita rossonera: estate 2025, matrimonio in vista?

