MALAGA – Jannik Sinner ha vinto il secondo singolare su Alex de Minaur per 6-3 6-4 permettendo all’Italia di battere l’Australia e di approdare in finale di Coppa Davis di tennis per il secondo anno consecutivo. Stavolta non c’è nemmeno stato bisogno della terza sfida, la bella, quella del doppio, a differenza di quei quarti di 48 ore fa quando con l’insidiosa Argentina l’Italia fu costretta a ribaltare la contesa per la sconfitta di Musetti al primo game. Le scelte di Volandri hanno pagato, perché stavolta le copertine devono andare a Matteo Berrettini, ruggito vecchie maniera. Aveva vinto sì tre tornei ATP, mostrando lampi di vecchia resurrezione, ma nulla di paragonabile a questi livelli. E anzi, dopo qualche mese d’appannamento post estivo, eccolo il martello capitolino che conosciamo, quello che senza paura tira fuori tutta la sua esperienza e lascia con classe sassate a destra e sinistra, quelle che nel pomeriggio hanno ribaltato Kokkinakis spianando definitivamente la strada ad un Sinner che, chiaramente, non ha lasciato minimo scampo a De Minaur, battuto per la nona volta in altrettante occasioni in carriera. Onore all’avversario, però, perché inquadrato come sfavorito (a dir poco..) e propria vittima sacrificale da metà pomeriggio, gioca una delle migliori gare della sua carriera ma esce chiaramente battuto da una macchina, letale e freddissima, come Sinner. Copertine stavolta a Berrettini, doverose. Quasi tre ore di battaglia con Kokkinakis, mai domo dopo un primo set perso contro un avversario con cui condivide nel servizio e nel dritto le sue armi migliori: pochi scambi e partita assai rude, primo set all’australiano e secondo che riporta la sfida in parità, prima di quello decisivo in cui tra gioventù e pressione da una parte ed esperienza dall’altra le divinità tennistiche premiano Matteo, che fa urlare tutto il Bel Paese. A trascinare l’Italia ad una nuova finale di Coppa Davis, in programma domani quando a Malaga alle 16 cercherà di difendere il titolo sfidando l’Olanda che ha superato l’altra semifinale con la Germania, è dunque il duo decisivo di giovedì, quello più rappresentativo dell’edizione azzurra di quest’anno, Jannin più Matteo che in coppia spensero ogni speranza argentina per conquistarsi la semifinale. Una semifinale vinta dunque in grande spolvero: traccia Berrettini, chiude i conti l’altoatesino. Appuntamento domenica alle 16, dunque: in un momento così stellare per il movimento tennistico, quello in cui il Bel Paese per la prima volta nel corso della sua storia si gode un proprio numero uno al mondo, l’Italia sogna la terza Davis, dopo quella del 1976 e quella dell’anno scorso, edizione 2023. Sarà la settima finale nel corso dei decenni azzurri: l’ambizione è chiuderla con le stesse tinte di dodici mesi fa.