VITERBO – Domani, sabato 30 novembre, in occasione della giornata nazionale del Parkinson, il Centro malattie neurodegenerative dell’ospedale Belcolle e il programma Comunità attive (PP02) del Piano di prevenzione della Asl di Viterbo, in collaborazione con l’Associazione Parkinson di Viterbo e l’Università della Tuscia, hanno realizzato un appuntamento dedicato alla sensibilizzazione e all’approfondimento su una delle patologie neurodegenerative più complesse.
“Quest’anno – spiega il responsabile del Centro malattie neurodegenerative, Daniele Mei -, il tema centrale sarà la natura come strumento terapeutico e neuroprotettivo, con un focus sull’importanza della conservazione dell’ambiente naturale, della riabilitazione in contesti verdi e dei benefici neuroprotettivi che la natura offre nel contrastare i processi neuroinfiammatori alla base della malattia di Parkinson”.
La giornata si svolgerà all’Orto botanico Angelo Rambelli dell’Università della Tuscia, un luogo simbolico che incarna perfettamente il legame tra salute e natura. Immersi tra la biodiversità e la bellezza del paesaggio, i partecipanti potranno sperimentare direttamente il potere rigenerante degli ambienti naturali. Durante l’evento, che si rivolge ai pazienti, ai familiari e a tutti i cittadini che vorranno partecipare, saranno presenti anche i Carabinieri forestali, invitati a spiegare l’importanza della tutela dell’ambiente naturale e della biodiversità, sottolineando come la salvaguardia degli ecosistemi sia fondamentale, non solo per la salute del pianeta, ma anche per il benessere umano e la prevenzione di molte malattie, compreso il Parkinson.
“Grazie alla sua straordinaria biodiversità – prosegue Mei -, il territorio della Tuscia rappresenta il luogo ideale per promuovere questo innovativo approccio terapeutico e preventivo. La varietà di paesaggi, tra boschi, colline, sorgenti termali e aree protette, rende il contesto perfetto per sperimentare attività di riabilitazione e prevenzione in natura. Proprio per questo, l’iniziativa è stata inserita all’interno del programma di prevenzione della Asl di Viterbo”.
Tra gli interventi più attesi, la neurologa Marcella Masciullo, illustrerà in dettaglio le tecniche di riabilitazione in ambiente naturale specificamente pensate per i pazienti affetti da Parkinson. Attraverso il suo contributo, i presenti scopriranno come attività svolte in contesti naturali possano favorire il miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio e della mobilità, oltre a ridurre i sintomi legati allo stress e a migliorare il benessere generale dei pazienti.
“Durante la giornata – aggiunge Daniele Mei -, saranno inoltre presentate le più recenti opzioni terapeutiche per le forme avanzate della malattia di Parkinson. In particolare, verranno illustrate le potenzialità dei trattamenti farmacologici per via sottocutanea, come l’apomorfina e la levodopa, che rappresentano un’innovazione cruciale nella gestione dei sintomi più complessi. Questi trattamenti, che saranno presto disponibili presso il Centro malattie neurodegenerative della Asl di Viterbo, arricchiscono l’offerta sanitaria del territorio e rafforzano il ruolo della Tuscia come punto di riferimento per la cura e la gestione del Parkinson”.
Partner della manifestazione, come ormai da diversi anni, l’Associazione Parkinson di Viterbo che, da sempre, è a sostegno delle persone affette da questa patologia nel Viterbese (circa 1400), con l’obiettivo di farle uscire dalla loro “zona d’ombra” e di renderle consapevoli delle possibilità di una vita normale, attraverso l’informazione, lo scambio di esperienze, la creazione di un collegamento tra pazienti ed enti presenti sul territorio, l’organizzazione di attività di riabilitazione e tante altre linee di attività.
“La sinergia tra la nostra azienda – conclude il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi -, l’associazione, l’Unitus e i Carabinieri forestali testimonia un impegno condiviso nel promuovere l’assistenza, la ricerca scientifica e la sensibilizzazione. Durante la giornata, esperti del settore approfondiranno temi legati all’ambiente, alla salute e alle nuove frontiere della medicina. Da questo punto di vista, trovo la giornata molto interessante perché offre alla comunità una visione integrata e innovativa nella lotta alla malattia”.