Frosinone Calcio, sosta mai così benevola: Cesena fu ripartenza, adesso missione continuità
Sport
2 Dicembre 2024
Frosinone Calcio, sosta mai così benevola: Cesena fu ripartenza, adesso missione continuità

Sosta benevola. Stavolta sì. In questo caso sì, a tutti gli effetti. Non si può certamente dire che l’international break abbia fatto male al Frosinone. Sono i giallazzurri forse quelli di B che più ne hanno giovato, approfittato, usufruito. Finalmente due settimane di massima tranquillità, senza riflettori, tensione, copertine. Il silenzio e la cultura del lavoro, Greco non poteva desiderare di più. Ed alla fine, dopo due settimane così, in cui il giovane allenatore che si sta giocando eccome la sua grande chance da professionista in prima squadra sperava di arrivare alla prima vittoria in sella giallazzurra, è arrivato proprio quel che più si desiderava: l’obiettivo, la prima vittoria del nuovo corso. Dopo 4 pareggi di transizioni, a calmare apparentemente quelle acque poi tornate torbide e anzi, proprio tumultuose, col poco o nulla che s’è visto nella disarmante sconfitta di Cremona. Due settimane in cui il gruppo ha saputo scavare in se stesso e proprio dentro questi scavi quasi archeologici Greco ha saputo trovare e rispolverare vecchie pedine tornate determinanti: se non tradisce mai l’esperienza dei Marchizza e Biraschi, diventa il rilancio di Ambrosino la positiva mossa a sorpresa là davanti in un 352 in cui le copertine le prende tutte gioiello Canotto migliore in campo tra gol e cioccolatino assist. Il sistema, 352, funziona. Due settimane per trasformarlo e renderlo operativo con connotati moderni, effettivi, frizzanti. Lavoro dunque e mosse che hanno sorpreso e trafitto tre a due una delle prime della classe, quel Cesena adesso quinta forza del campionato cadetto. Il Frosinone abbandona per classifica avulsa tra scontri diretti e differenza reti quantomeno l’ultimo posto, agganciando la terzultima piazza in concomitanza del disastro SudTirol e di un Cittadella incapace di andare oltre il due a due interno con la Juve Stabia. Ma l’obiettivo è uscire da quelle torbidissime acque il prima possibile. Si può fare, sono tutte lì, dal Cosenza alla Reggiana distano solo tre lunghezze, c’è la Reggiana soltanto a +2. Ma serve continuità: sabato altro test determinante, in Calabria sfida proprio al Cosenza. Ripartire da quell’abbraccio al triplice fischio, quel meraviglioso cerchio giallazzurro a centrocampo: gruppo coeso più che mai.