Un Gran Premio alla fine. Un Gran Premio per sognare fino all’ultimo respiro. Un Gran Premio per un titolo Costruttori che non torna a Maranello ormai dal 2008, anni e ricordi degli straordinari e romantici Raikkonen e Massa. Gira tutto lì ormai, nuove frontiere della ricchezza planetaria che non sognano nient’altro che un finale spettacolare, quelle mediorientali, dal penultimo in Qatar fino all’atto finale previsto domenica, Abu Dhabi. Emirati Arabi Uniti che saranno dunque teatro e dimora della stagione 2024 di F1 che ancora deve decretare quale scuderia trionferà nella Costruttori, vista una Piloti andata per la quarta volta consecutiva (nonostante un anno di tensione, eccome) a Max Verstappen. I sogni ferraristi sono appresi a quei 21 punti di distanza, una distanza importante ma non impossibile da colmare; lo sarebbe stato se la Rossa non avesse recuperato i punti persi alla Sprint, maledetto sabato scorso. Senza girarci intorno: come ha palesato Leclerc, la missione diventa far la doppietta. Per una domenica speciale che già lo sarà di per sé, come l’ultima in Rossa per Carlos Sainz; prima dell’addio per lasciar spazio ad Hamilton, matrimonio del secolo 2025. Le speranze rosse, inutile nascondercelo, passano dal cavallo più prestigioso, naturalmente Leclerc. Monegasco straordinario domenica in Qatar: gestione perfetta delle gomme, overcut su Piastri, sfruttata perfettamente la penalità di Norris. Monegasco che può tra l’altro ancora ambire al secondo posto Piloti, se dovesse vincere il GP assieme al giro veloce. Adesso, McLaren contro Ferrari. 640 punti contro 619. In due per una sola poltrona. Servirà un’impresa, senz’altro. Anche perché tra l’altro, aspetto non da sottovalutare, la Ferrari non ha mai vinto a Yas Marina. Sarebbe una prima volta, una storica prima volta. L’alternativa, sempre con un Max Verstappen che non mollerà di un centimetro, è comunque doppietta rossa tra secondo e terzo posto, ma in questo caso dovrebbero sfruttare un disastro McLaren, che non dovrebbe chiudere coi suoi piloti oltre la settima e l’ottava posizione. McLaren che resta dunque chiaramente favorita. Ma poteva e doveva chiudere tutto in Qatar, specialmente dopo la Sprint. Adesso, in qualche modo, resta ancora tutto aperto. Ancora speranza. Ancora barlume. E mai dar per vinto il Cavallino..

