Un gioiello. Gioiello puro. Lampo e guizzo di mezzo esterno da centrocampo. Il timbro di Che Adams sulla vittoria resurrezione del Toro ad Empoli, il timbro della mezza punta scozzese, tosto e calcisticamente cattivo, ex Premier, uno da doppia cifra, a queste latitudini. Iniziata così la sedicesima giornata di Serie A, dopo l’ultima infrasettimanale di coppe europee dell’anno solare e dopo l’atteso sorteggio qualificazioni continentali direzioni Mondiali 2026 per l’Italia spallettiana. Accelera la Serie A, altro giro altra corsa, ritmo serrato per la gioia di calciofili e fantallenatori. E pure il programma della 16°, distribuito su tutto il weekend fino a quel gustosissimo Lazio-Inter di lunedì sera, prevede un menù niente male. Già oggi quello del sabato presenta tre anticipi e tre grandi. Alle 15 tocca subito alla nuova capolista che non fa più notizia, l’Atalanta del Gasp alla ricerca pensate della decima vittoria consecutiva in Sardegna col Cagliari: col Real ennesima manifestazione d’ambizione e dimensione, solo dettagli e campionissimi hanno fatto la differenza, la missione è dimostrare d’aver immediatamente digerito quella che è stata una sconfitta soltanto sul tabellino, Lookman e Retegui scaldano ancora già i motori. Alle 18 toccherà invece eventualmente rispondere al Napoli di Conte, che questo sì deve dar immediata risposta e senza Kvara fuori fino a Natale: campo ostico, Udine, senza l’asso georgiano. Finalmente opportunità per Neres, ma è lo stesso Lukaku a cui Antonio chiede ancora qualcosa in più: non basta il duro lavoro a far salir i suoi compagni, questo Napoli che segna poco torna ad aver bisogno dei suoi gol. Bene la compattezza, mentalità e ricostruzione, ma non è certamente un caso (numeri non mentono) che tra le prime della classe gli azzurri siano il peggior attacco. Alle 20.45 chiude infine il quadro del sabato la Juventus di Motta, palesemente strafavorita all’Allianz con l’ultima della classe, il Venezia del Difra: serve continuità pur domestica alla vittoria sul Manchester City (esame più prestigioso superato fin qui dal nuovo corso), in campionato troppi punti persi, vietato sbagliare o perdere ulteriore terreno. Domenica all’ora di pranzo derby dell’Appennino tra Bologna e Fiorentina, Roma di Ranieri alle 18 a Como, alle 20.45 Milan a San Siro col Genoa.

