La domenica d’A, delusioni e sorprese: la Roma riaffonda, il Milan delude
Sport
15 Dicembre 2024
La domenica d’A, delusioni e sorprese: la Roma riaffonda, il Milan delude

Una delle domeniche più sorprendenti dell’ultimo mese di Serie A, un campionato che continua a stupire, dilettare e intrattenere, come non riusciva a fare forse da troppo tempo. Una domenica di sorprese, sì, ma anche di delusioni. Ed in un certo senso, seppur con risultati che stupiscono, le delusioni restano sempre le stesse. Il campionato della Roma, classifica e numeri alla mano, resta spettrale. Se Ranieri puntava a far filotto entro Natale, calendario sul taccuino, i giallorossi riaffondano, stavolta a Como. La Roma non timbra e anzi, dopo tanti punti persi, la proposta di Fabregas riscuote quanto seminato: nel finale storico Gabrielloni e Paz premiano sforzi e occasioni costruite nella ripresa, giallorossi meritatamente al tappeto. Ranieri parla di sconfitta che servirà da lezione ma diventa un altro passo indietro rispetto al minimo di luce intravista a cavallo tra Lecce e Braga: la classifica piange e langue, la Roma numeri alla mano resta proprio laggiù, nelle acque torbide, torbidissime. Sembra incubo e fantascienza, in realtà è.. realtà. Realtà desolante per le estive ambizioni rossonera anche quella del Milan, ottava forza del campionato, lontana dall’obiettivo minimo richiesto a Fonseca: la conferma di un piazzamento Champions tra le prime 4/5. E stavolta oltre alla prestazione delude l’atteggiamento, colpevolmente superficiale. Proprio quello che l’allenatore lusitano denunciava in settimana, denuncia che evidentemente non ha sortito effetti sperati: squadra contestata, dirigenza contestata, Ibra dalle parti del tecnico. Tutto questo nella festa dei 125 anni, cerimonia più fredda (contesto e momento storico rossonero alla mano) di quanto ambito. Nel freddo e gelido San Siro il Milan stecca infatti ancora, non andando oltre il pari a reti inviolate col Genoa di Vieira che, chiacchiere Balotelli alle spalle, continua a far punti. Pragmatico, concreto, funzionale: arrivato tra mille dubbi e diffidenza più totale, sta smentendo ogni scettico. Sorprende invece la sconfitta della Fiorentina, punti dal Bologna dell’ex mentore viola, Vincenzo Italiano. I felsinei vincono e scavalcano addirittura il Milan: timbra Odgaard in piena ripresa, s’arresta ad otto vittorie consecutiva la super striscia della sorprendente viola di Palladino. Chi ha passato settimane delicatissime e sul lastrico tra ritiri, contestazioni e posizione più che in bilico invece è Zanetti, tecnico del Verona che, proprio perché la società non ha trovato altre soluzioni, ha sfruttato la sua conferma e ribaltando ogni pronostico ha sbancato col suo Hellas 3-2 il Tardini di Parma. Una domenica, proprio in chiave salvezza, apertasi col successo pesantissimo del positivo Lecce di Giampaolo: 2-1 sul Monza, Nesta ultimissimo.