Disoccupazione: ora anche chi dimette volontariamente potrà chiedere l’assegno
Cronaca
16 Dicembre 2024
Disoccupazione: ora anche chi dimette volontariamente potrà chiedere l’assegno

Importanti novità nel mondo del lavoro.

Dal prossimo 1° gennaio, in base ad un emendamento alla legge di Bilancio in discussione alla Camera, potrebbe essere introdotta una svolta epocale per ciò che concerne la Naspi,  la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, l’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS.

Fino ad oggi infatti l’assegno veniva erogato solo ai lavoratori che venivano licenziati e che soddisfacevano questi requisiti: Stato di disoccupazione involontaria (essere licenziati)

Almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione

Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro attraverso il sistema informativo unitario delle politiche del lavoro

L’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro e viene erogata per un periodo di tempo pari alla metà delle settimane contributive accumulate negli ultimi 4 anni.

Con le novità previste invece, se un lavoratore si dimette volontariamente da un lavoro a tempo indeterminato e viene poi licenziato da un nuovo impiego entro 12 mesi, avrà diritto alla NASPI solo se ha maturato almeno 13 settimane di contributi da questo nuovo lavoro.

La finalità del provvedimento è quella di scoraggiare i cosiddetti “furbetti della NASPI” e delle assunzioni ad intermittenza, in base alle quali, spesso con orchestrati artifizi,si crea uno stato di disoccupazione volontaria al solo fine di ottenere l’assegno mensile di indennità da parte dello Stato.