Milan, serenità apparente: domani Verona, Fonseca spera non sia Fatal
Sport
19 Dicembre 2024
Milan, serenità apparente: domani Verona, Fonseca spera non sia Fatal

Atmosfera apparentemente serena a Milanello. Classico brindisi natalizio tra giornalisti e tecnico per l’ultima conferenza prima delle festività: Milan impegnato a Verona, anticipo del venerdì, ma clima dentro e attorno al mondo rossonero decisamente burrascoso. La contestazione dei sostenitori che non risparmia nessuno: soprattutto la proprietà, tantomeno dirigenza e calciatori. Il pari col Genoa ha fatto letteralmente esplodere come goccia che ha fatto traboccare il vaso un clima di insoddisfazione generale, un pari mestissimo in un San Siro gelido proprio in una notte che nell’occasione dei festa dei 125 anni sarebbe dovuta andar in maniera decisamente differente. Il progetto Fonseca in questo momento ottavo in classifica. Insomma, fuorché derby, Madrid e Champions, i risultati non hanno ribaltato lo scetticismo estivo. Come se non bastasse qualcosa stride all’interno dello spogliatoio, ormai da mesi. Un rapporto, quello tra l’allenatore portoghese e i calciatori migliori in rosa, forse mai decollato. Non c’è mai stata la scintilla. Se con Morata è ottimo, lo stesso probabilmente non si può dire con Leao e Theo Hernandez, ancor meno con Tomori ormai sprofondato nelle gerarchie difensive. Ha fatto rumore eccome l’esclusione di Theo, forse il tema centrale della conferenza ante Verona: “La situazione di Theo è facile da spiegare. Ha giocato tanto. Non vive la miglior condizione, ha bisogno magari di rinnovare condizioni fisiche per star bene. E’ un giocatore importantissimo per noi, la panchina non è mai una punizione, è semplicemente farlo tornare al meglio, sappiamo che può esser il miglior terzino del mondo”. E quindi domande sul contesto generale, il momento storico del Milan e della stagione rossonera, annessa contestazione, soprattutto: “Tutti noi capiamo la frustrazione dei tifosi, ma nessuno vuol vincere più di noi. Lavoriamo per vincere, i ragazzi sono forti. Quel che possiamo far è continuare a lavorare per cambiare la situazione per loro, perché se lo meritano, supportano sempre la squadra”. La netta impressione è che Fonseca tiri dritto per la sua strada. Ci vuol quel tipo di atteggiamenti, di determinazione. E se la vede soprattutto nei giovani, il messaggio a chi dovrebbe far la differenza è chiaro: giocano proprio loro, i giovani. E quindi è ipotizzabile di veder ancora Jimenez, così come più Camarda che Abraham. Già perché come ammesso dal tecnico, Morata ha la tonsillite: Alvaro salta Verona, per aver più scelte durante la gara solo una punta dal primo minuto, Tammy deludente col Genoa verso la panchina. Il fischio d’inizio è previsto alle 20.45. Davanti un avversario tutt’altro che da sottovalutare, perché dopo tre sconfitte consecutive che sembravano aver sancito la definitiva fine dell’era d’un Zanetti ormai sul lastrico, la società non ha trovato alternative e confermando l’allenatore ha vinto a Parma, risollevando le sorti. Verona resta un campo storicamente ed intrinsecamente ostico per la tradizione rossonera, non a caso chiamata Fatal, rievocando novecenteschi fantasmi. Fonseca lo sa, lo sa benissimo. Proprio adesso che è ad un passo dal panettone, non sarebbe il caso di lasciar sul posto altri punti. Ed anche in questo caso, come doveva esser settimana scorsa col Genoa, decisamente vietato perder altri punti.