Adesso sì. Almeno a livello di bilancio, il contratto di Juric non peserà più sulle casse della Roma. Si chiude a tutti gli effetti ogni rapporto lavorativo o professionale tra i giallorossi e rendimento alla mano una delle peggiori scelte dell’ultimo decennio romanista. Il tecnico croato è infatti pronto a tornare immediatamente in sella, un mese dopo la fine del brevissimo e scarno regno capitolino. Tra agenti e procuratori, tela tracciata sorprendentemente direzione Premier che, da NBA del Football, sarebbe la grande opportunità, se non stessimo parlando dell’ultimissima forza, il Southampton. Soli cinque punti in classifica per i Saints, fanalini di coda che sembrano già spacciati alle porte delle festività natalizie. La società ha provato la mossa della disperazione, per cercare di racimolare miracolosamente più punti possibile tra Boxing Day e Capodanno, scegliendo cambio di rotta, salutando Russell Martin, silurato dopo l’umiliante 5-0 interno incassato col Tottenham domenica scorsa. Gente esperta come Moyes e quel Potter stesso che aspetta ancora una chance o progetto a differenti livelli non ha nemmeno preso in considerazione contatti, chiamate o colloqui. Ecco qui che la soluzione estera doveva prender necessariamente più quota e sfogliando le margherite dal cilindro esce Ivan Juric, forse l’unico combattente in grado di poter accettare contesto e missione quasi impossibile del genere. L’esperienza alla Roma ha macchiato la sua carriera, con ogni probabilità anche prossima estate club di metà classifica di A faranno altre scelte: ecco perché evidentemente avendo ben poco da perdere ha scelto di accettare chiamata e proposta dei Saints, per loro una vera e propria mossa della disperazione. Il rischio che sia salto nel buio, per loro, è comunque rilevante; il rischio di star qui a descrivere quanto sia stata disastrosa questa stagione per i Saints fra qualche mese è elevatissimo, ultimo posto e immediata retrocessione in Champions restano palesemente prospettive tremendamente concrete.