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    28 Dicembre 2024
    Disperazione Valencia CF, festività disastrose: addio Baraja, Corberan ultima speranza

    Non sono annate semplicissime a Valencia. Per nulla. Per i tanti calciofili generazionali cresciuti coi pipistrelli straordinari degli anni duemila, tra costruzione Ranieri e ambizione Cuper con due finali di Champions ed i successi conseguiti da Benitez, fa senz’altro specie e francamente quel pizzico di romantica tristezza veder un Valencia così sofferente, così in difficoltà, così immerso nei bassifondi della Liga spagnola. Ed è stato il Natale più traumatico degli ultimi decenni valenciani. Perché proprio quella crisi, ormai più che decennale, acuita da un proprietario indigesto e contestato da anni e anni dalla piazza, s’è manifestata con l’ultimo posto in classifica. Una posizione, quella in concomitanza col Valladolid e con sole dodici lunghezze all’attivo, che è costata la panchina a quella che resta una leggenda assoluta del club: Ruben Baraja, motore e perno proprio di quel Valencia generazionale che rimembravamo ad inizio articolo. Tante difficoltà, divergenze di vedute, cessioni degli unici pezzi pregiati rimasti: se lo scorso anno condottiero Baraja era riuscito a fare un miracolo, quest’anno niente da fare e anzi, probabilmente, risultati alla mano, uno dei peggiori Valencia della storia. E allora cambio in panchina e la scommessa stavolta proviene dall’Inghilterra: dopo tanti anni di serie inferiori britanniche il buon Corberan ha accettato la proposta, salutando il West Brom a cui è stata pacata la clausola, scegliendo ritorno in patria seppur conoscendo l’alto rischio della chiamata ricevuta e accettata. E sarà subito un debutto col fuoco per Corberan: la prima ad anno nuovo, subito Mestalla, soprattutto subito Real Madrid. Una gara quasi proibitiva. Vediamo se almeno il cambio possa sortire l’effetto o la scintilla sperata, nonostante abbia perso qualcuno amatissimo da tutto l’ambiente. Baraja esce da vincitore, Peter Lim da sconfitto. Ancora. Ma chi ci rimette è il bene del club, lontano quattro punti dalla salvezza. L’incubo retrocessione un dramma che può diventare realtà.